Ripartire e far ripartire Modica, “con una marcia in più”.
E’ questa la formula scelta dal candidato a Sindaco del Pd di Modica Giovanni Giurdanella, che stamattina ha presentato alla stampa – e quindi alla città – il suo programma elettorale. Un programma condiviso con la coalizione di centrosinsistra di cui fanno parte Sel e Idv “e su cui – ci tiene a precisare Giurdanella – ho lavoranto sin dal giorno dell’accettazione della candidatura, elaborandolo soprattutto insieme ai giovani, che saranno la vera anima di questa campagna elettorale e che intendiamo coinvolgere attivamente nelle scelte per la città”.
“Non è un caso – ha detto Giurdanella – se nel mio programma la gestione del Piano di riequilibrio finanziario è stata collocata come ultimo punto: la questione finanziaria, ampiamente affrontata in questi anni, deve lasciare il posto ad altri argomenti che riguardano la visione del futuro della città.
Queste elezioni amministrative avvengono a Modica in un momento politico ed economico particolarmente difficile, ma è proprio in questo preoccupante contesto generale che il Comune deve essere più che mai in grado di preservare il suo ruolo. Il futuro sindaco di Modica forse avrà ancora delle possibilità ridotte di mettere in campo interventi economici e finanziari, ma sicuramente avrà la piena possibilità di fare in modo che il Comune migliori nello svolgimento di questo ruolo e nella capacità di incidere realmente e positivamente nella vita dei cittadini e nel percorso di crescita della città.
Ogni cittadino dovrà essere messo nelle condizioni di sentirsi parte di questa istituzione, che altrimenti resta un guscio vuoto, una crisalide che non diventa farfalla. Per dare una marcia in più alla nostra comunità occorre innanzitutto accorciare le distanze tra cittadini e uffici, applicando nuove formule di democrazia rappresentativa e reali forme di democrazia diretta. Ciò va fatto con interventi incisivi, epocali, sulla macchina amministrativa ponendosi l’obiettivo, ambizioso ma realizzabile, di ridurre fortemente i tempi di risposta dell’Amministrazione ai singoli cittadini e alle istanze di chi opera nel tessuto economico, che costituisce l’unico, stabile e concreto propulsore per la ripresa.
Ma il Comune – e quindi il sindaco – dovrà soprattutto saper guardare alla città del domani, chiamare i cittadini ad elaborare insieme il progetto del futuro che vogliamo davvero per Modica e mettere in campo le azioni che si possono realizzare nell’arco di questo piccolo tratto di strada – i prossimi cinque anni – per spingerla concretamente in questa direzione.
La nostra visione politica è quella di una città che oggi ha i numeri per ripartire con una marcia in più, facendo leva sulla ricchezza territoriale e culturale. Di questa ricchezza ognuno di noi è consapevole, perché si percepisce dentro una città “straordinaria” nel senso letterale del termine: fuori dall’ordinario è la varietà delle risorse – economiche, umane, intellettuali – che vi sono dentro e irripetibile è la vastità del patrimonio culturale che esprime e che può offrire. Dare valore al territorio, il primo punto del nostro programma per la città, vuol dire mettere in campo tutte quelle azioni che servono a trasformare questa ricchezza, queste risorse, questo patrimonio, nel vero cuore pulsante del sistema economico cittadino: perché è in queste cose – che nessuna crisi potrà mai schiacciare – che risiede la vera forza del nostro popolo e il nostro buon motivo per guardare al futuro con fiducia e con impegno”.
“Come si può ben vedere – ha detto il segretario cittadino del PD Giancarlo Poidomani – la nostra sarà una campagna elettorale fondata sulla sobrietà, sulla serietà e sulla credibilità, a differenza di varie armate brancaleone che vanno emergendo in città e anche di qualche grande bluff”.
Inevitabilmente, le questioni sulle alleanze politiche restano all’ordine del giorno. Ricompattato intorno a Giurdanella il fronte del centrosinistra, con Sel e Idv, si è sfilato invece Megafono, il cui simbolo andrà formalmente a sostenere Mommo Carpentieri anche se molti degli aderenti della prima ora hanno preferito lasciare il movimento e restare fedeli al progetto di Giurdanella.
Nello Dipasquale ha, su questo punto, un piano di cui non fa mistero: “Nonostante aver più volte ribadito la disponibilità a compiere un passo indietro, sia nostra che dell’amico Mommo Carpentieri – si legge in un documento firmato dalla coordinatrice provinciale Concetta Fiore – non siamo giunti al tanto auspicato accordo con il Pd e l’UdC, della città della Contea. Affermiamo ciò con rammarico e non nascondendo errori che, certamente, tutti abbiamo commesso, nell’accellerazione impressa con la proposizione delle candidature. Auspichiamo, quindi, che il primo turno delle elezioni Amministrative a Modica possa rappresentare la competizione primaria fra i diversi progetti in campo, con la speranza che in caso di eventuale ballottaggio, si possa ricostruire questo asse politico forte, con le altre componenti che a Palermo rivendicano l’asse Crocetta”.
Insomma Dipasquale e i suoi continuano a fare i conti senza l’oste, dato che il Pd ha già detto chiaramente – peraltro con un documento di ieri – che “non si possano fare accordi innaturali tra forze che in provincia e in città hanno storie tra loro troppo diverse o anche tra soggetti singoli che provengono da percorsi politici opposti e ancora oggi dimostrano approcci addirittura contrastanti su questioni programmatiche fondamentali”.