Potrebbe durare molto meno del previsto l’avventura di Peppe Agosta da coordinatore cittadino del Megafono. Nominato appena tre giorni fa, nelle prossime ore potrebbero arrivare le sue clamorose dimissioni. Agosta, lo ricordiamo, era stato nominato dopo l’abbandono di Ivana Castello. Un posto che scotta dunque quello di coordinatore della lista del governatore Crocetta a causa della presenza, ritenuta da diversi esponenti, “ingombrante” del deputato regionale Nello Dipasquale. Dall’avvicinamento dell’ex sindaco di Ragusa a Crocetta sono stati fagocitati nell’ordine Claudio La Mattina, Ivana Castello e nelle prossime ore anche Peppe Agosta. Tutti in disaccordo con le strategie che vengono imposte dall’alto. Nel caso di Peppe Agosta il discorso è chiaro. Fin dal suo insediamento ha sempre ribadito la “fedeltà” della sua lista a Giovanni Giurdanella, in coerenza con l’area di centro sinistra rappresentata dal Megafono. Parole dette non a caso visto che da Palermo negli ultimi giorni sono arrivati venti di intesa ed unità sull’asse Pd-Udc – Megafono – Territorio. Agosta ha prima storto il naso e poi fatto un deciso passo indietro quando Dipasquale ha fatto capire che l’indirizzo di Megafono era quello di un appoggio deciso a Mommo Carpentieri. “Io avrei preferito un tavolo di confronto aperto a tutti e tre i candidati in questione – ha chiarito Agosta – e per natura non amo le imposizioni dall’alto. Un movimento è democratico quando le decisioni vengono prese dal basso. Così non è stato. Non escludo di presentare le mie dimissioni nelle prossime ore se non cambieranno le carte in tavola”. In caso di abbandono del neo coordinatore non è esclusa una reazione a catena di altri membri del Megafono che abbandonerebbero la lista di Crocetta in pieno disaccordo con le ultime scelte elettorali.
Le prossime ore saranno dunque decisive per Agosta ed in maniera riflessa anche per Abbate e Carpentieri, visto che Giurdanella si è chiamato fuori da ogni apparentamento innaturale e domani ufficializzerà la sua candidatura.
Orazio Ragusa già ieri aveva invitato alla sintesi per formare una grande coalizione da contrapporre al PdL e allo spauracchio/incognita 5stelle. Facile immaginare che la sintesi proposta da Ragusa convergesse sul nome di Ignazio Abbate, un candidato presentato dall’Onorevole già in occasione della sua campagna elettorale per le regionali. Altrettanto propone Dipasquale che però converge su Carpentieri. L’impressione è che la grande intesa raggiunta a Ragusa possa restare solo un sogno dell’Onorevole Dipasquale a Modica è più che reale.Nessuno vuole fare un passo indietro, questa è la situazione. Che allora ognuno corra per sè con buona pace dei moschettieri e del loro uno per tutti e tutti per uno.
Il coordinatore del Pd a Modica, Giancarlo Poidomani, tramite una nota diffusa oggi alla stampa ribadisce la linea decisa dei democratici: “Non si possono fare – e per questo non ne vogliamo fare – accordi innaturali tra forze che in provincia e in città hanno storie tra loro troppo diverse o anche tra soggetti singoli che provengono da percorsi politici opposti e ancora oggi dimostrano approcci addirittura contrastanti su questioni programmatiche fondamentali, ad esempio sulla recente adozione del Piano Regolatore. La nostra posizione – continua Poidomani – è quindi limpida. L’alleanza di centro-sinistra si potrà eventualmente allargare, nel tempo giusto e nel pieno accordo interno, solo con forze che abbiano uno spirito di innovazione”. Il riferimento è a Sel e Idv che prendono tempo in attesa di avere l’ufficialità sulla “purezza” delle scelte operate dal PD.
E a proposito di scelte. Appare ormai più che probabile il ritorno in campo di Piero Torchi. L’ex sindaco dovrebbe sciogliere a breve le sue riserve circa un appoggio a Mommo Carpentieri. In questo caso figurerebbe come vice sindaco designato. Torchi, dopo un periodo di voluto silenzio e dopo aver risolto positivamente il suo caso giudiziario, era tornato negli ultimi mesi a parlare pubblicamente di Modica e dell’amministrazione della città tramite le colonne del suo blog. Per avere certezze sul suo nome però, naturalmente, occorrerà prima avere l’ufficialità della candidatura di Carpentieri. Sembra una cosa scontata ma giorno dopo giorno apprendiamo che in politica di scontato c’è davvero poco.