Il consigliere di opposizione, Pasquale Puglisi, rappresentante della lista La Torre, fa chiarezza su quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, in merito al Piano regolatore generale. Per ripercorrere i fatti nell’ultima seduta, ultima anche come indizione poiché dal 25 aprile fino a dopo le amministrative l’organo consiliare non può più riunirsi se non per adottare atti urgenti ed improrogabili, il punto concernente la presentazione del PRG, è stato rinviato. Non sono mancate le polemiche da parte degli amministratori che hanno definito questo rinvio, una mancanza di responsabilità dei consiglieri di opposizione. Puglisi dunque, è intervenuto per chiarire che “non era all’ordine del giorno della seduta del 22-04-2013 l’esame, e tanto meno l’approvazione del Piano Regolatore Generale; bensì una semplice comunicazione del Sindaco per annunziare che il documento era pronto. Iniziativa, in vero, alquanto strana se si pensa che il Sindaco non adempie, malgrado richiami e sollecitazioni, gli obblighi di legge per relazionare sullo stato di attuazione del programma, ma si premura di comunicare alla vigilia delle elezioni amministrative, a tempo scaduto, che lo strumento di programmazione urbanistica, senza il quale per cinque anni ha amministrato, ora è pronto (nessuno, però, può vederlo o consultarlo!); iniziativa irrituale, oltre che strana: avrebbe dovuto includere anche la presentazione del Piano senza che i consiglieri potessero disporre di relazioni, tavole e/o atti certi per studiare preventivamente e capire il documento”. Quindi, sempre secondo Puglisi, i provvedimenti sottoposti all’esame del Consiglio per l’adozione, non erano né urgenti, né improrogabili. “È corretto – continua Puglisi – che Alfano alla fine del suo mandato vincoli le future amministrazioni su decisioni soggettive che, fra l’altro avrebbe potuto mettere in discussione, con calma, nei cinque anni passati?La legge lo ritiene inopportuno e detta limiti in merito. Personalmente ritengo che sia scorretto. A maggioranza il Consiglio Comunale ha deliberato di soprassedere all’adozione degli atti per evitare, in osservanza della norma sulla convocazione del consiglio comunale dopo l’indizione delle elezioni, d’imporre alla future amministrazioni vincoli che potrebbero condizionare le scelte amministrative”.