Una domenica da dimenticare per un Ragusa a cui solo la matematica regala la possibilità della salvezza diretta ma che, nei fatti, è condannata ai play out. da stabilire come -in che posizione cioè- e con chi. Perchè a questo punto, tutto lascia pensare che il Ragusa sarà terzultimo o quartultimo e siccome il Noto fila come un treno fuori dai play out e la cavese difficilmente vi ripiomberà, la sfida azzurra sarà tutta siciliana. O con il Licata che lo ha battuto oggi o con il Palazzolo. Incredibile la partita di oggi. Il Ragusa aveva fatto gol al 38° del primo tempo con Bonarrigo ed ha controllato una partita in cui andava bene anche il pari. Si giocava a Licata e, dunque, il pareggio avrebbe tenuto gli azzurri avanti due punti rispetto ai gialloblù. Invece, tra l’87° ed il 91°, il Licata con Riccobono e Saani e con la colpevole complicità di un Ragusa spento e amorfo, ha ribaltato il risultato, scavalcando gli azzurri in classifica e facendo emergere quello che è la vera, grande colpa di Peppe Anastasi e tutto il suo staff: non avere preparato atleticamente questa squadra per come si doveva nel richiamo della pausa invernale. Al di là degli aspetti tattici, delle soluzioni di formazione, Anastasi (che oggi non era in panchina per la prima delle quattro giornate di squalifica) ha fallito la preparazione ed il Ragusa, anche oggi, s’è fatto rimontare nel finale. Una vera iattura. Adesso ci sono 180 minuti e non c’è più niente da dire. si farà quel che si può e poi, ai play out, ci si gioca tutto. Da domani invece, il Modica penserà ai play off dell’Eccellenza per salire in D e se li giocherà nel derby contro il Vittoria, con i biancorossi favoriti in caso di parità. Il Vittoria ha pareggiato 3-3 in casa del San Gregorio in una gara che non aveva significato visto che i biancorossi erano già matematicamente secondi e dunque, sicuri dei play off. Aspettavano l’avversaria. Siccome Due Torri ed Igea hanno vinto, il Modica è rimasto quarto e ci sarà il derby nel primo turno della lunga strada dei play off di Eccellenza che porta sino alla serie D. Oggi il Modica, non ha praticamente giocato con il Villafranca arrivato in 7 a Modica nel giorno in cui una cerimonia su cui ci sarebbe molto da dire (e il candidato sindaco Mommo Carpentieri lo ha già fatto sul suo profilo Facebook con dure critiche verso il sindaco Antonello Buscema e il suo assessore Tato Cavallino) ha praticamente intitolato il ‘Caitina’ a Pietro Scollo. Nei fatti è stato solo scoperto un calco in gesso intitolato allo storico massaggiatore con la presenza dei familiari, del sindaco, del presidente del Modica e dell’assessore allo sport, Tato Cavallino e dei giocatori mentre per l’intitolazione vera e propria, bisognerà aspettare che sia regolarizzata la pratica burocratica. Uno stadio abbandonato e reso ancor più triste oggi da una partita/farsa dove il Modica vinceva 3-0 contro il Villafranca -già retrocesso- al 15° del primo tempo con i gol di Gancitano, Carbonaro e Filicetti, prima che un altro giocatore del Villafranca si inventasse un infortunio e costringesse l’arbitro, con i peloritani in 6, a sospendere la partita. Peccato perchè il giorno di Don Pietro doveva essere ben diverso. Speriamo ci siano altre occasioni per ricordare più degnamente questo straordinario uomo di sport e dell’intera città di Modica. Questa domenica è anche quella che saluta a malincuore, la retrocessione del Comiso in Promozione. Ha vinto a Misterbianco ma il Rosolini ha fattolo stesso in casa contro la Tiger ed i verdarancio retrocedono senza passare dalla speranza dei play out. Il Comiso, dunque, è la prima iblea che ha un verdetto certo di fine stagione. E non era certo quello che ci si augurava a settembre ’12, quando tutto cominciò…