Abusi sessuali sulla figlia, in aula la perizia della psicologa

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La vittima sarebbe introversa e avrebbe un carattere complesso. Questa la sintesi della deposizione della psicologa del consultorio di Modica Antonella Pisana nominata dal Tribunale e chiamata ieri in aula a tracciare il profilo psicologico della giovane sulla quale il padre avrebbe compiuto abusi sessuali. Ascoltata anche la testimonianza della cognata dell’imputato che, rispondendo alle domande del pm Gaetano Scollo, ha raccontato che nell’estate del 2011, periodo  in cui si sarebbero verificati i fatti e in cui capitava spesso trascorrevano le giornate insieme in campagna, capitava che padre e figlia dormissero insieme nella casa di Modica. Prosegue davanti al collegio penale del Tribunale di Modica, presidente Antongiulio Maggiore, a latere Francesco Chiavegatti e Vincenza Rada Scifo, dunque, il processo contro il quarantaduenne modicano G.C., arrestato dalla polizia nel gennaio dello scorso anno con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne. A denunciarlo fu la stessa diciassettenne, secondo la quale il padre, durante il periodo estivo quando trascorrevano alcuni giorni insieme in quanto i genitori sono separati, l’avrebbe molestata chiedendole di spogliarsi in modo che lui, nel mentre, potesse compiere atti di auto erotismo. L’imputato, difeso dall’avvocato Franco Vinciguerra,  da quando è tornato libero dagli arresti domiciliari, ha il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla figlia. La madre di quest’ultima si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Giovanni Favaccio. Il processo proseguirà il prossimo 3 luglio con l’escussione di tre testimoni della difesa.