Burocrazia, lungaggini, e rinvii, la classica storia all’italiana che ha già tutti i contorni del ridicolo perché se si continua a perdere tempo si rischia concretamente di compromettere il finanziamento disposto dall’Unione Europea relativo all’autostrada Siracusa-Gela, realizzazione lotti Rosolini-Modica, per via del solito atteggiamento temporeggiante che è stato l’unica costante in questo complicato iter.
E’ questo il pensiero dell’on. Nino Minardo riguardo all’iter sempre più lento di quest’importante infrastruttura, attesa da tempo e che se realizzata porterebbe importanti benefici al territorio: in primo luogo avremmo finalmente un’autostrada, per almeno due anni sarebbero occupate circa 2.500 persone per la realizzazione dei lotti e nel contempo anche le imprese locali, coinvolte nei lavori, potrebbero avere importanti benefici economici.
Nella considerazione che il finanziamento europeo è stato confermato, continua il parlamentare nazionale del Pdl, il bando di gara è pronto non si capisce perché ancora si perde tempo per la fase finale dell’iter procedurale; l’unico ostacolo, infatti, è rappresentato dalla Regione che non ha ancora comunicato il provvedimento con cui la stessa conferma il cofinanziamento pari a 90 milioni di euro su un importo totale di 372 milioni di euro.
Il rischio concreto di perdere il finanziamento europeo è proprio legato a queste lungaggini, c’è tempo infatti fino al 2015 per vedere realizzata un’opera fondamentale per la nostra provincia termine oltre il quale l’Unione Europea è pronta a revocare i suoi finanziamenti.
Visto che il problema è proprio la Regione l’on Minardo ha chiesto al deputato regionale, on. Assenza di farsi carico di sollecitare l’Assessorato alle Infrastrutture per non perdere il finanziamento mentre lo stesso Minardo ha inviato una nota al direttore generale del dipartimento infrastrutture Vincenzo Falgares, dove peraltro è sottolineata la grande importanza della realizzazione dell’opera sotto l’aspetto dello sviluppo e della crescita economica sia del settore diretto che dell’indotto che prenderebbe fiato in un momento così difficoltoso.