Da un anno e mezzo senza stipendi, i ventidue formatori del Cnos, il centro di formazione professionale dei Salesiani hanno dato vita ad un presidio, ieri mattina, dinanzi la Chiesa Maria Ausiliatrice, accanto alla statua di don Bosco. Diciotto mesi di stipendi non erogati in quanto la Regione non paga da troppo tempo i corsi che pure i formatori portano avanti quotidianamente. E dopo avere protestato con i ragazzi dinanzi al Comune e l’ufficio del Lavoro, per chiedere che i corsi dell’obbligo formativo non vengano cancellati, adesso la protesta riguarda in modo particolare il loro diritto ad avere uno stipendio. Hanno sistemato alcuni striscioni ed hanno distribuito centinaia di volantini per spiegare le ragioni della protesta. Ma da buoni formatori salesiani, hanno anche dato spazio alla preghiera. Ieri sera, con chitarra e bibbia alla mano, hanno pregato, ripercorrendo quello che è il messaggio educativo di don Bosco. Con tende e sacchi a pelo, hanno trascorso la notte ai piedi della scalinata della chiesa. “La nostra protesta – ha spiegato Gianni Iurato – è stata innanzitutto a favore dei ragazzi, perchè non venga tolto loro il diritto di scegliere la formazione professionale per il completamento dell’obbligo formativo. Adesso siano qui a sensibilizzare l’opinione pubblica ed anche i nostri rappresentanti politici e istituzionali, perchè da diciotto mesi non abbiamo uno stipendio. E nonostante ciò abbiamo continuato senza alcuna sosta a fare il nostro lavoro”. Oggi altra giornata di sit-in. La prossima settimana, invece, la protesta si sposterà a Palermo.
[Fonte: Giornale di Sicilia]