Una giornata ‘straordinaria’, nel senso che il calcio ibleo l’ha vissuta in modo fuori dall’ordinario e dal prevedibile. L’aggettivo è tutto del Modica che, nella peggiore delle situazioni, priva di tecnico e con Polessi a guidarla in panchina e Filicetti in campo, praticamente ormai fuori dai play off, senza presidente e senza dirigenti, con i giocatori senza soldi da tempo immemore, con allenamenti sulle gambe in numero pari al ‘minimo sindacale’, che giocava ieri sul campo della terza forza del campionato, il Due Torri, è andata a fare risultato pieno -ha vinto 3-1- e si è messa in una quinta posizione che, se confermata fra sei giorni in casa quando giocherà e dovrà vincere contro l’ultima della fila, la già retrocessa Villafranca, avrà come significato l’accesso ai play off che sembravano ormai impossibile dopo il pareggio casalingo di mercoledì contro il Vittoria. E quella posizione, calendario alla mano, può essere anche migliorata. Doppietta di Gancitano e gol di Filicetti tutto nell’ultima mezzora. Perchè nessuno pensava che una squadra così male in arnese come questo Modica, sedotto ed abbandonato dal presidente Cundari -cui ha creduto solo il sindaco Buscema ‘regalandogli’ per vent’anni lo stadio-, avesse orgoglio tanto e tale da centrare un risultato così clamoroso e da allungare la sua stagione sino ai play off. Che sono un percorso lungo, faticoso, difficilissimo ma non impossibile per una squadra, quella rossoblù, che pare scevra ormai dai lacciuoli del duo Cundari-Catania (presidente e ‘fido’ allenatore) e pronta a fare il miracolo. A Cundari solo l’invito a pagare questi giocatori ed a mantenere l’impegno di portare a termine almeno questa stagione. Al sindaco l’invito -in questa ultima fase della sua storia alla guida della città- a rivedere subito quell’accordo-capestro con Cundari, che ha prodotto il nulla e, magari, a chiedere scusa per aver regalato al presidente ‘lentinese’ del Modica, ‘carta bianca’ sullo stadio che da domenica prossima si chiamerà ‘Pietro Scollo’, senza avere in cambio certezze di un mandato dirigenziale all’altezza della città e del blasone della squadra. In Eccellenza, il Vittoria si prepara bene ai play off battendo il Mazzarà in casa con un gol di D’Agosta e consolidando la sua seconda posizione ormai inattaccabile nella giornata che regala all’Orlandina la certezza matematica del primo posto e della promozione diretta in serie D. E potrebbe essere Vittoria-Modica il primo turno dei play off. In coda, è caduto ancora il Comiso ed ormai è destinato alla retrocessione diretta in promozione. Sconfitta 2-1 a Barcellona Pozzo di Gotto ed anche vincendo contro il Misterbianco ed augurandosi la sconfitta della sestultima, il Taormina che peraltro gioca in casa, non ci sarebbero punti a sufficienza fra le due, per ‘autorizzare’ i play out. Peccato perchè i verdarancio avrebbero potuto fare molto ma molto di più. In serie D, il Ragusa esce fischiato e contestato dal pubblico di casa dopo il pari con la Cavese. Il mal d’attacco è il limite di questa squadra che prende pochi gol -appena 38- ma ne fa pochissimi -solo 36- e che per questo è invischiata in zona play out. Lo scontro diretto con la Cavese si era messo bene con il rigore di Bonarrigo che aveva sbloccato la gara ma si è complicato dopo il pareggio subito. Il Ragusa ha 38 punti, è ad un punto dalla salvezza diretta ma a quota 39 c’è il Noto che è la squadra migliore del girone di ritorno e che vola verso posizione ancora migliori. L’obiettivo era proprio la Cavese e se il Ragusa avesse vinto, l’avrebbe raggiunta in classifica e superata negli scontri diretti. Invece così non è stato e a 270 minuti dalla fine si profila un play out con posizione importante ma da difendere sin da domenica prossima nello scontro diretto di Licata con gli agrigentini che sono un punto dietro agli azzurri e che sono ‘bramosi’ di sorpasso.