L’effetto domino di Territorio sul centrosinistra

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Si è al punto di partenza, come se l’incontro palermitano di fine marzo, sia stato soltanto un bluff. Oggi a mezzogiorno ciò che sembrava un percorso certo nell’area di centrosinistra ragusana è stato smembrato, con la dichiarazione di Territorio di uscire fuori dal quadrunvirato delle primarie e andar da solo, come aveva fatto lo scorso febbraio. Per effetto domino tutto il resto è caduto e il termine ultimo di mezzogiorno per la presentazione delle candidature a sindaco per le primarie di centrosinistra tra Pd, Udc, Megafono e Territorio è andato deserto. Per primo Megafono ha spiegato la propria posizione con una comunicazione mail di poche righe. “La nuova condizione politica che si è venuta a creare con la rinuncia da parte di una componente regionale, Territorio (pur non volendo esprimere giudizi sulla scelta), che aveva stabilito le primarie di coalizione insieme alle altre forze governative regionali, modifica l’attuale quadro politico cittadino di alleanze, pertanto chiediamo al Pd e all’Udc una breve pausa di riflessione per consentirci di verificare eventuali integrazioni compatibili con la coerenza del percorso svolto sino adesso”. Megafono, in estrema sintesi, ha chiesto 48 ore di tempo per sciogliere le proprie riserve. Subito dopo, stessa modalità di comunicazione, è stata assunta dall’Udc, il cui “coordinamento – leggiamo nel comunicato – prende atto della scomposizione del tavolo politico del centrosinistra che, su indicazione delle segreterie regionali dell’Udc, del Pd e dei movimenti Territorio e Megafono, aveva indetto le primarie di coalizione per il giorno 14 aprile. Tale situazione pone un problema politico che l’assemblea dell’Udc, unitamente alla segreteria provinciale, valuterà al più presto possibile, al fine di assumere le conseguenti decisioni politiche in vista delle prossime elezioni amministrative”. Lo scudo crociato ha già convocato per oggi pomeriggio una riunione ristretta di coordinamento per capire verso dove andare. Silenzio assordante e totale, invece, da parte del Partito Democratico che non ha fatto sapere, nonostante le tante sollecitazioni, la propria posizione. Il Pd, con la sua segreteria cittadina, si è trincerato dietro un no comment, peraltro non espresso, ma da noi giornalisti dedotto dall’assenza di comunicazioni. A questo punto, dunque, sembra piuttosto evidente che le primarie di Pd, Udc e Megafono sono saltate e chissà se nelle prossime ore si tenterà un nuovo approccio magari modificando i termini, oppure ogni soggetto politico andrà per conto proprio. Quali gli scenari che si possono aprire? Una ipotesi è quella di organizzare un incontro molto più ampio rispetto i tre soggetti politici dell’ex tavolo di centrosinistra, ritirare tutte le ipotetiche candidature espresse, e tentare un’apertura con altri movimenti e liste civiche, magari proponendo una candidatura unitaria a sindaco, esterna a logiche partitiche, ma quale espressione della cosiddetta società civile, che possa fungere da collante. Oppure, se non si riuscisse a giungere a tale convergenza, ogni partito dei tre citati, propenderà per candidature singole, più di servizio, che di sostanza. Oppure ancora, si potrà prendere in considerazione il percorso lanciato da Giovanni Iacono con le “Primarie della chiarezza programmatica”, le cui candidature a sindaco dovranno esser presentate entro le ore 15.00 di lunedì 8 Aprile.

Se si dovesse fare un po’ di fantapolitica, si potrebbe immaginare che a questo punto Territorio, libero da condizionamenti e alleanze imposte da Palermo, possa stringere il tanto vociferato accordo con il Pdl. Qualora ciò dovesse avvenire, sarebbero automaticamente escluse altre alleanze, come con Udc e Megafono che, sciolto il patto e la riproposizione del modello di governo siciliano, potrebbero valutare, in assenza di eventuale accordo con il PdL, di avvicinarsi con Territorio, con cui già avrebbero dialogato in un passato non tanto lontano.

Insomma, da mezzogiorno di oggi e per le prossime ore, tutto potrà avvenire con la certezza che l’unica candidatura a sindaco certa per Ragusa, al di là di quella di Cosentini, è soltanto quella del movimento Città con Enrico Platania che da lunedi sarà ratificata anche con manifesti elettorali ad hoc… tutto il resto è noia.