Effetto campagna elettorale: il Consiglio comunale diventa poco produttivo

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Una due giorni poco produttiva quella vissuta dal consiglio comunale di Ragusa, rinviato giovedì sera per mancanza del numero legale, aggiornato a venerdì pomeriggio giusto il tempo per esitare il punto lasciato in sospeso e rapidamente chiuso dalla maggioranza dei consiglieri presenti che hanno votato per il rinvio dei rimanenti punti. Astenuti Gianluca Morando, Filippo Angelica, esponenti del nuovo ‘Movimento civico ibleo’ e Salvatore Fidone, Udc. Contrari i consiglieri Nino Barrera, Pd, Giorgio Mirabella e Gianpiero D’Aragona, Pid.

Viene il dubbio che questa improvvida scelta, ancora una volta gravante sulle esigue casse comunali, sia conseguenza della contemporaneità della seduta del massimo consesso civico con i coordinamenti cittadini sia del Pd che del movimento ‘Territorio’.

Che sia uno sfortunato caso o meno gli atti parlano chiaro, dopo due convocazioni il consiglio ha approvato due soli punti all’ordine del giorno. Giovedì quello relativo all’adesione al Patto dei sindaci, protocollo con cui la Commissione Europea intende promuovere la diffusione di energia sostenibile nei paesi comunitari. Sempre giovedì, all’unanimità, si è stabilito il rinvio del punto che prevedeva l’approvazione del progetto per la realizzazione di un insediamento turistico-alberghiero a Marina di Ragusa perché, cosa molto difficile da spiegare ai cittadini, non si riusciva a trovare tra gli atti della delibera una lettera della Regione contenente un indispensabile parere tecnico. Infine venerdì si è approvato quel punto sul quale la seduta era stata interrotta per mancanza del numero legale, ovvero lo schema di convenzione per un piano di lottizzazione per un insediamento produttivo, ubicato in contrada Cimillà, lungo la S.P.25, ricadente in zona “Dp” del vigente PRG e zona “X3” del Piano di Urbanistica Commerciale.

Ad apertura della seduta di giovedì, caratterizzata peraltro da parecchi inconvenienti tecnici poiché non si è ancora provveduto a ripristinare sia l’impianto audio che quello video della sala consiglio, un accalorato intervento di Sasà Cintolo, capogruppo della lista ‘Dipasquale sindaco’, il quale ha fatto riferimento alle informazioni apparse sulla stampa circa i gettoni di presenza che alcuni consiglieri avrebbero percepito senza che la legge lo prevedesse.

“Una questione strumentale – afferma Cintolo – che getta immeritatamente cattiva luce su questo consesso. Il dirigente, del quale non faccio il nome, anziché attribuirsi la piena responsabilità dell’errore, è riuscito nel tentativo di dare una sensazione sbagliata alla città, ovvero quella che i capigruppo si siano intascati somme non dovute in modo abusivo. Noi tutti sappiamo che le cose non stanno così – conclude il consigliere rivolgendosi al Segretario generale Benedetto Buscema – ci sono responsabilità precise di un dirigente che però non vengono mai messe a nudo come dovrebbe essere fatto”.

Sempre nella prima delle due giornate di lavori il consigliere Nino Barrera del Pd è intervenuto nella tradizionale mezz’ora riservata agli interventi, ponendo all’attenzione del consesso una nota della Corte dei Conti, datata 6 marzo, con cui l’organo di controllo regionale ha chiesto al Comune chiarimenti in merito al rendiconto dell’anno 2011, con particolare riferimento ai residui attivi. “Risultano non riscossi – afferma Barrera – circa 21 milioni di euro sotto il titolo 1 e altri 24 milioni sul titolo 3. Somme molto cospicue per l’incameramento delle quali la futura amministrazione dovrà mettere a punto una impegnativa manovra che garantisca l’afflusso nelle casse comunali ma che – conclude il consigliere democratico – contemporaneamente non gravi in maniera distruttiva per l’economia dei cittadini”.