Baby spacciatori tra i banchi: due arresti in una scuola ragusana

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Tra lo zaino e i libri non mancavano di portare a scuola le dosi di marijuana da vendere ai compagni. Ieri gli agenti della sezione volanti, unitamente ai poliziotti di quartiere e alle unità cinofile, hanno messo  un freno alla loro attività di baby spacciatori.

Ieri mattina, in coincidenza con la campanella di inizio lezioni, gli agenti si sono presentati presso un istituto scolastico di Ragusa per effettuare dei controlli a sorpresa mirati appunto a combattere lo spaccio di droga tra i corridoi delle scuole. Di concerto con il dirigente scolastico sono state scelte delle classi campione per effettuare le perquisizioni. Già al primo tentativo i poliziotti hanno trovato due giovani di marijuana per uso personale. I due sono stati segnalati in Prefettura; contestualmente al controllo ad uno dei giovani è stata ritirata la patente di guida in quanto aveva la disponibilità di un veicolo. La voce della presenza della polizia è corsa veloce tra le aule dell’istituto e così dalla finestra di una classe è volato giù un involucro. Un lancio che non è sfuggito ad uno degli agenti rimasto fuori a controllare movimenti sospetti. Raccolto il pacchetto che conteneva oltre 20 dosi di marijuana, il poliziotto è salito entrando nella classe da cui era stato lanciato. Sono bastati pochi minuti e la collaborazione del professore e degli alunni per scoprire chi era stato a disfarsene. E’ un 19enne di Giarratana noto tra i compagni, molti dei quali minorenni, come spacciatore di erba da diversi mesi. Per lui sono scattate le manette.

A seguito dell’arresto del giovane studente, gli agenti della Squadra Volanti continuavano le indagini convocando decine di studenti e genitori in Questura  come persone informate sui fatti ed eseguendo 7 diverse perquisizioni presso le case di altri giovani coinvolti nell’operazione. A casa di uno di questi, un tunisino di 18 anni nato a Ragusa, venivano trovate altre 27 dosi pronte all’uso ed un bilancino di precisione. Determinante l’aiuto del cane utilizzato dall’unità cinofila che permetteva di ritrovare lo stupefacente nonostante il giovane tunisino facesse di tutto per sviare l’attenzione degli agenti.

Le indagini permettevano inoltre di identificare un 17enne ragusano, coinvolto nel traffico di stupefacenti all’interno delle scuole; lo studente, è stato provato, più volte aveva acquistato e venduto marijuana per guadagnare pochi euro o qualche dose per uso personale.
Il cane al termine della giornata di lavoro ha effettuato un controllo esterno ed interno dell’Istituto ed ha rivenuto ulteriori 12 dosi che gli studenti avevano nascosto in bagno, nel cortile e dietro alcuni termosifoni. In corso di accertamento l’individuazione degli studenti che hanno occultato la marijuana.