Programmazione Triennale fabbisogno del Personale anno 2013-201 e ripartizione provvisoria del FES 2013 (Fondo Efficienza Servizi).
Questi i temi al centro dell’incontro organizzati lo scorso 12 marzo dalla Cgil, dalla Cisl e dalla Uil che, a qualche giorno dall’importante riunione, hanno ritenuto diffondere il risultato del vertice, allo scopo di- hanno affermato- “garantire la puntuale informazione”.
Il vertice era stato richiesto ufficialmente con un’istanza di incontro, formulata da Nunzio Fernandez, per la Cgil Funzione Pubblica, da Franco Zammito, per la Cisl Funzione Pubblica, e da Gaetano Solarino, per la Uil-Fpl, protocollata lo scorso 26 febbraio.
Per quanto riguarda la “Programmazione triennale del fabbisogno del personale relativo al periodo 2013-2015”, la parte sindacale, ha mosso alcuni rilievi di carattere generale: E’ stato evidenziato il diffuso ricorso a personale esterno, con contratto a tempo determinato, anche in presenza di analoghi profili professionali esistenti in dotazione organica; Sono state inoltre espresse forti perplessità in merito all’entità complessiva delle somme destinate all’assunzione e/o al mantenimento in servizio di personale di cui all’articolo 90 del Decreto Legge 267/2000; Sono stati richiesti chiarimenti, non desumibili dal prospetto informativo, sull’ipotesi di proroga dei contratti al personale tecnico incaricato, in servizio presso la direzione Manutenzioni fino al 31 dicembre 2012, attesa la previsione di risorse riferite all’assunzione, a tempo determinato, di personale di categoria C e D.
“Il dirigente del personale- si legge nella nota- al riguardo risponde di non conoscere le determinazioni dell’Amministrazione, chiarendo che l’eventuale riconferma dei tecnici, sarebbe condizionata al permanere delle criticità del settore manutenzioni”.
Si è inoltre discusso dell’esiguità delle risorse previste per l’integrazione oraria a tempo indeterminato, destinata al personale ex contrattista, sufficiente a finanziare due ore con decorrenza Giugno 2013. “Al riguardo- scrivono Fernanzez, Zammito e Solarino- è stata proposta l’integrazione delle risorse, attraverso una diversa distribuzione, utile a finanziare quanto meno un’altra ora”.
Sempre durante il vertice, inoltre, è stata registrata positivamente la previsione di risorse destinate all’assunzione di operai. “Fattore che- secondo i rappresentanti della triplice sindacale- garantirà efficienza ai settori, in atto penalizzati dai limiti posti dall’attuale dotazione organica dell’Ente”.
Tanti i temi trattati durante il vertice sindacale, durante il quale il Presidente ha informato tutti i partecipanti relativamente al positivo esito della vicenda collegata all’erogazione dei buoni pasto.
Successivamente, si è proceduto all’esame della proposta di “Ripartizione provvisoria del Fondo Efficienza Servizi”.
“Con grande spirito di responsabilità- scrivono i rappresentanti sindacali- i componenti la delegazione hanno proceduto all’esame della proposta e, nel contempo, hanno espresso alcune riflessioni: rilevata la drastica riduzione della quota del Fes, destinata a finanziare le aree di posizione organizzativa, null’altro è previsto, ad eccezione delle risorse destinate al finanziamento degli istituti di turnazione, rischio e pronta reperibilità. Per questo ultimo istituto, si rileva la non coerente applicazione, rispetto al vigente regolamento; E’ stato inoltre evidenziato il difforme utilizzo delle risorse che confluiscono al fondo derivanti dall’articolo 16 della legge regionale 41/96. Si tratta di somme finalizzate, dalla normativa regionale, al finanziamento dei progetti di miglioramento servizi. Tale scelta- commentano Nunzio Fernandez, Franco Zammito e Gaetano Solarino- allontana sempre più l’opportunità rappresentata dall’auspicata attivazione obbligatoria dell’istituto della performance, già prevista dal Decreto Legislativo 150/2009 (detta “Brunetta”) ispirata a principi di valutazione, trasparenza e meritocrazia dei pubblici dipendenti”.
La triplice sindacale chiarisce comunque tutti questi aspetti verranno a breve illustrati nel corso di un’assemblea del personale dipendente che verrà convocata ad hoc per far conoscere nel dettaglio, ai lavoratori, l’esito del vertice e le proposte avanzate.
[Fonte: La Sicilia]