Minacce anonime a Valentina Spata, sindacalista Confsal

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Un foglietto recapitato nella cassetta postale della propria abitazione, e non per posta ordinaria, è stato trovato, ieri mattina, dalla sindacalista della Confsal Valentina Spata. Poche parole con chiare ed evidenti minacce alla sua incolumità. Un atto che ha messo in serio allarme la giovane sindacalista che tuttavia non si è demoralizzata, anzi… La Spata, piuttosto scossa e sconvolta, si è immediatamente recata presso le forze dell’ordine per informarle sull’accaduto e per chiedere l’attivazione di controlli e procedimenti. Su tutto, per ovvi motivi di indagine, vige il più stretto riserbo, in quanto sono in atto delle procedure di tutela, su cui esiste il segreto professionale. Intanto immediata la solidarietà data dalla della Rete della Legalità del Mezzogiorno d’Italia, di cui la Spata fa parte. “Crediamo – leggiamo in uno stralcio della nota – che il suo coraggio e la sua determinazione devono essere da esempio a tutti e soprattutto alle nuove generazioni”.

“Si tratta – ha commentato la Spata – di un gesto intimidatorio che non mi intimidisce affatto; chi ha qualcosa da dire anzicchè nascondersi dietro questi mezzi, può benissimo parlarmi e guardarmi negli occhi. Io proseguirò la mia attività sindacale come sempre fatto, nel rispetto di quanti credono nel sindacato e nella azione di tutela nei loro confronti. Chi credeva che la mia attività si arrestasse ha fato male i conti. Per il resto mi sono attivata nei confronti degli organi inquirenti, a cui mi sono totalmente affidata e nei quali confido”.