Convalida d’arresto e rinvio a giudizio per Gianluca Zafarana, assistito dall’avvocato Francesco Ricotti (nella foto), che al gip Elio Manenti ha dovuto rispondere dei reati di evasione, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale. Lo sciclitano 30enne, che mercoledì scorso era evaso dal penitenziario di Modica Alta, dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale ha ammesso i fatti, è rientrato nella cella del carcere di contrada Pendente di Ragusa dove ora è rinchiuso. E’ durata, dunque, solo 36 ore la latitanza dell’uomo rintracciato dai militari dell’Arma e dalla polizia penitenziaria mentre si trovava nascosto in una casa disabitata di Cava D’Aliga all’’interno della quale si era introdotto dopo aver forzato il cancello. La luce di alcune candele, visibile dall’esterno, lo hanno fatto individuare dai militari che hanno circondato la casa. Nonostante Zafarana abbia provato di nuovo a scappare è stato, comunque, bloccato, ammanettato e rinchiuso questa volta nel carcere di Ragusa. All’uomo, prima dell’evasione, restavano da scontare due anni e quattro mesi per una condanna a tre anni e sei mesi per ricettazione e violazione degli obblighi di sorveglianza speciale.