Quando una società esonera un allenatore, è quantomeno una sconfitta alla scelta fatta. Quando ne esonera due, è un ‘repetita’ che non iuvant ed anzi punisce l’approssimazione delle scelte. Quando poi richiami chi ha cacciato, allora sei Zamparini…o Cundari! Da stasera il Modica non ha più Claudio Gallicchio alla guida. Non è parso vero al presidente Cundari liberarsene dopo la sconfitta di sabato a Brolo. Ignorando a bella posta che Gallicchio aveva vinto in casa col Real Avola e pure a Misterbianco. In due partite in tre giorni che avevano rilanciato il Modica in proiezione play off. Invece è bastato scivolare a Brolo subendo due rigori -entrambi parati da Tarantino ma sulla ribattuta del secondo è arrivato il gol della sconfitta- perchè Cundari, il presidentissimo, desse il benservito a Gallicchio. Che non sarà Mourinho ma che certamente non è neppure uno sprovveduto. Non ha fatto sfracelli in due mesi e mezzo. ma ha dato identità e gioco al Modica balbettante della prima metà di stagione. A lui s’era affezionato Don Pietro, uno che di tecnici, di ‘mister’ ne capiva alquanto. Cundari però, lo ha cacciato con un comunicato dove, sostanzialmente, è scritto che la sua media è da retrocessione mentre il Modica ambisce a ben altro. Gallicchio ha preso il Modica in zona play off ed in zona play off lo lascia. Questa è la verità della classifica. Cundari aveva chiamato Gallicchio a fine 2012 insoddisfatto del lavoro del fedelissimo Seby Catania (ma forse, dicono i maligni, erano stati i giocatori a chiedergli di cambiare il tecnico…). Adesso saluta Gallicchio e richiama Catania, il reprobo allontanato non più tardi di tre mesi scarsi fa. Mancano 270 minuti alla fine della stagione regolare ed il Modica può solo ambire al quarto posto per fare i play off e provarci con una strada in salita. Che senso ha avuto questo esonero? Sarà il campo a dire se Cundari ha fatto bene o no. Per adesso notiamo che la grandeur rossoblù di inizio stagione, sta svanendo sciogliendosi come neve al sole. la web tv, il ‘corner point’, il campo nuovo e tutto il resto, appaiono come ombre svanite. La squadra è stata cambiata millanta volte. Adesso il secondo esonero di tecnico ed il richiamo di chi fu rifiutato. Da mercoledì ricomincia Catania e speriamo finisca una sorta di ‘teatrino’ di cui i tifosi rossoblù (quella sparuta frangia che allo stadio continua, nonostante tutto, ad andare…) avrebbero fatto volentieri a meno