Alle prime ore di stamattina la Polizia di Modica ed i Carabinieri di Ispica hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Modica a carico di una quarantaduenne siracusana, con precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio.
La decisione del Gip del Tribunale di Modica è scaturita dalla richiesta della Procura di Modica, a seguito dell’ attività di indagine svolta da Polizia e Carabinieri che indagavano distintamente per due reati commessi dalla donna nel territorio di Modica e Pozzallo, risalenti alla fine dello scorso anno.
A Modica, all’inizio del mese di novembre del 2012, la donna, a passeggio per le vie della città con il figlioletto nel passeggino, è riuscita ad attirare l’attenzione di un anziano modicano, vedovo da alcuni anni e con problemi di salute, promettendogli di sposarlo. Lusingato dalla promessa della donna, l’uomo l’ha portata a casa sua a Modica Alta, dove lei lo ha derubato del bancomat e del relativo pin, lasciato sul tavolo della cucina.
Successivamente, la donna ha portato a termine il suo disegno criminoso, soffermandosi presso due sportelli bancomat ed effettuando dei prelievi all’insaputa della vittima a cui, peraltro, aveva affidato il figlio per compiere le operazioni. Quindi, la donna si è congedata dall’anziano lasciandogli il suo numero di telefono e promettendogli che si sarebbe fatta sentire. Solo in serata, al rientro, l’anziano si è accorto di essere stato derubato dalla donna del suo bancomat, che ha provveduto a bloccare, intuendo che la donna conosciuta nella mattinata lo aveva derubato.
Pertanto, l’anziano ha deciso di denunciare i fatti al Commissariato di Modica, scoprendo solo in seguito l’ammanco di diverse centinaia di euro dal suo conto corrente.
Pochi giorni dopo, la donna ha deciso di replicare la stessa tecnica a Pozzallo, avvicinando un anziano, vedovo da quasi 20 anni e riuscendo a farsi portare a casa sua. Qui, chiedendo di andare in bagno, si è imposseta di una collana d’oro che l’uomo aveva lasciato poco prima facendo la doccia. Appropriatasi del monile, la donna si è congedata frettolosamente, lasciandogli il suo recapito telefonico.
Accortosi poco dopo del furto, l’anziano l’ha contattata più volte all’utenza fornitagli, chiedendo indietro la sua collana che la donna non negava di aver preso, tranquillizzandolo che l’avrebbe restituita.
Tuttavia, con il passare dei giorni senza alcuna restituzione, l’anziano ha deciso di denunciare i fatti presso la Stazione dei Carabinieri di Ispica.
Alla luce delle indagini svolte dalle due Forze dell’Ordine il Gip del Tribunale di Modica, accogliendo la richiesta della Procura, ha emesso l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari.