*Realizzazione e foto di Michele Frasca – Tecnico Veteran Car Club Ibleo
Ganna? Che moto è? Quante volte l’ho sentito dire…vi racconto qualcosa. Luigi Ganna nasce l’1 dicembre del 1883 da una povera famiglia di contadini alle porte dei Varese, era un grande appassionato della bicicletta e delle corse. Da ragazzino la domenica sfidava i compagni organizzando gare di quartiere, ma la sua passione e forma fisica erano di gran lunga superiori. Per farla breve in poco tempo diventò un professionista e nel 1909 vinse il primo “giro d’Italia”. Nel 1912 le vittorie in bici lo portarono ad avere grande ricchezza e disponibilità economica tale da iniziare a fare il costruttore di biciclette utilizzando il suo nome. Nel 1925 il passo successivo è intuitivo ed inizia a costruire la prima motocicletta Ganna. Dal 1926 produce in piccola serie la G26, una moto con ciclistica di sua costruzione e motore inglese Blackburne di 350cc. Via via negli anni allarga la produzione anche alle cilindrate 175, 250, 500, nel 1934/35 addirittura progetta e costruisce un motore si sua progettazione caratterizzato da cilindro e testa in lega di alluminio, distribuzione a coppie coniche e 4 valvole!
Nella fine degli anni ’30 la sua azienda da lavoro a ben 100 dipendenti, poco dopo però la guerra blocca la produzione. Riprenderà negli anni ’50 costruendo motoleggere 125 e 150 con motori Puch e NSU. Nel 1958 arriva la crisi del mercato motociclistico e la produzione di motociclette si interrompe nel 1965.
L’esemplare in esame in questo servizio è un modello da corsa costruito nel 1929 in esemplare unico, assemblando quanto di meglio la produzione internazionale offriva. Il motore costruito a Londra dalla JAP è un Racing 175 TT con misure di alesaggio e corsa di 53 x 79 (corsa lunga), alimentazione mediante una miscela di 50% benzina e 50% alcool metilico che con un rapporto di compressione di 11:1 sprigiona la ragguardevole potenza di 12 cv a 6.000 giri/minuto. Il cambio, comandato a mano, è l’inglese Burman 3 marce con frizione a secco rinforzata. Il magnete, ad anticipo manuale, è costruito in Germania dalla Bosch. Tutto il resto della ciclistica è di produzione Ganna, comprese le ruote con cerchi da “21 con canale a “smusso”. La lubrificazione è del tipo a “perdere” con pompa meccanica contagocce costruita dalla Vittoria e pompa ausiliaria a siringa comandata da una leva al manubrio per le alte velocità. Il serbatoio della benzina è suddivido in due parti, per evitare che durante una caduta in gara si rischiasse di rimanere a secco.
Restaurare una moto simile è stato veramente difficile, la ricerca di documentazione originale non è facile in quanto Ganna ha prodotto un numero di esemplari molto esiguo ed inoltre, essendo un costruttore artigianale, personalizzava le moto a gusto ed esigenza del cliente. Grazie alla paziente ricerca si è scoperto che la targa CT risultava rilasciata dalla Motorizzazione di Catania nel 1947 e che in precedenza era stata immatricolata nel 1933 a Messina. Questo esemplare infatti fino al 1933 non aveva obbligo di immatricolazione e targatuta per circolare, quindi dal 1929 al 1933 non si hanno notizie. Probabilmente il primo proprietario è stato il messinese Orazio Mondello, pilota esperto dove la moto Ganna ha contribuito alle sue vittorie nazionali nella categoria 175cc.
L’esemplare che vediamo, avendo una storia molto particolare, è stato sottoposto ad un restauro “conservativo” cioè al ripristino della meccanica e solo a leggera ritoccatura estetica senza riverniciare o ricromare quelle parti che testimoniano l’usura per non cancellare quel velo di antico autentico.