Quando una moglie incute più timore di un carabiniere. Un muratore acatese è stato denunciato per simulazione di reato e allarme procurato dai militari della locale stazione per essersi inventato di sana pianta una rapina piuttosto che confessare alla consorte di aver speso nelle slot machine in poche ore ben 430 euro. I fatti risalgono allo scorso venerdi quando l’uomo, dopo aver prelevato la somma da uno sportello ATM invece di andare dritto a casa aveva fatto una sosta in un locale con le famigerate macchinette. Sosta che gli è costata l’intera somma appena prelevata, ovvero i 430 euro. In preda al panico per la possibile reazione della moglie al fatto che i soldi della spesa erano stati spesi in slot machine, il muratore una volta a casa, racconta di essere stato fermato da due individui che lo avevano malmenato e derubato di tutto. Per rendere più veritiero il racconto accetta il “consiglio” della consorte di andare dai carabinieri a sporgere denuncia. I militari però capivano che nella ricostruzione c’erano tanti passaggi incongruenti. A cominciare dal fatto di non aver chiamato immediatamente il 112 e di non essersi fatto refertare da alcuna struttura sanitaria. Successivamente, gli accertamenti eseguiti presso la Banca hanno appurato che effettivamente il prelievo era stato effettuato il giorno della denuncia, ma non negli orari indicati dal muratore, le 15.30 circa, bensì la mattina stessa. Smascherata la simulazione, è stato poi possibile ricostruire la vicenda. Per lui è scattata la denuncia oltre alla presumibile reazione della moglie doppiamente infuriata per la perdita dei soldi ed il raggiro subito.