Se si apre il Pozzo B, l’acqua sarà non potabile per tutti

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Ciò che sembrava difficile da realizzare, sembra essere diventata l’unica possibilità a cui ricorrere. Il Commissario straordinario del Comune di Ragusa Margherita Rizza sta seriamente valutando la possibilità di procedere con l’apertura del pozzo B, per garantire l’erogazione del prezioso liquido, dichiarandone, però, la non potabilità. Se si dovesse perseguire tale ipotesi, che con il passare delle ore diviene sempre più certa, l’intera condotta idrica sul territorio comunale di Ragusa erogherebbe acqua non potabile, in quanto da un punto di vista pratico non è possibile escluderne una parte. Ovviamente prima di procedere in tal senso, si dovranno consumare ulteriori passaggi, uno fra tutti la comunicazione alla cittadinanza, per avvertirla che l’acqua di Ragusa non è potabile. Il Commissario Rizza ha valutato questa, come unica soluzione per fronteggiare l’emergenza idrica che da oltre due mesi ha messo in ginocchio il capoluogo. Ovviamente l’eventuale adozione di questo provvedimento riguarderebbe soltanto il pozzo B, mentre il B1 rimarrà assolutamente chiuso, in quanto i livelli di inquinamento sono altissimi. Da ciò che emerso nel vertice di stamani in Prefettura a Ragusa, su convocazione del Prefetto Annunziato Vardè, il monitoraggio del pozzo B è costante, con prelievi che vengono fatti periodicamente, ma che danno sempre esiti diversificati. In alcuni casi i parametri sono buoni, in altri meno. “I pozzi – ha spiegato il Direttore sanitario dell’Asp Vito Amato – sono compromessi, perchè oramai le aree in cui ricadono sono in una difficile situazione ambientale, in terreni che hanno troppo assorbito sostanze inquinanti. Dal canto nostro – ha ipotizzato Amato – abbiamo suggerito di trovare nuovi pozzi e comunque ricorrere all’uso di un potabilizzatore o di un sistema di prefiltro per bloccare le spore. Ma siamo consapevoli che si tratta di interventi da non poter realizzare nell’immediato. Di certo posso dire che l’acqua sinora erogata è stata potabile al 100%”. Ad oggi per gestire l’emergenza ci sono in servizio solo quatto autobotti (due del Comune, una dei Vigili del fuoco ed una della Forestale). Anche se da Palazzo dell’Aquila fanno sapere che dei due mezzi sino ad oggi in riparazione, uno domani dovrebbe ritornare ad essere fruibile.

 

Intanto, a causa di un guasto alle linee Telecom da stamane i telefoni del Comune non funzionano. L’Ufficio Comunale di Protezione Civile informa la cittadinanza che per poter  richiedere l’approvvigionamento idrico a mezzo di autobotte è possibile al momento utilizzare solo l’e-mail dedicata che è la seguente: [email protected] .