Dopo i cinque testimoni dell’accusa ascoltati nelle scorse udienze oggi è stata la volta dei cinque testimoni della difesa. Poi è stato rinviato per la discussione. E’ ormai alle ultime battute il processo a carico del dirigente scolastico Enzo Bonomo, 66 anni, difeso dagli avvocati Enzo Trantino e Piero Rustico, che al collegio penale deve rispondere del reato di peculato in danno dell’istituto alberghiero da lui retto sino al 2010. In un primo momento, a seguito di un esposto anonimo del 2008, Bonomo veniva indagato dalla polizia postale per sospetta pedopornografia. Accusa infamante che venne subito archiviata in fase d’indagini preliminari. Gli investigatori proseguirono comunque le indagini individuando, piuttosto, un diverso reato. Nel 2009, infatti, a conclusione dell’inchiesta, il preside Bonomo veniva accusato di peculato a causa dell’uso spropositato di carta e toner utilizzati per stampare immagini pornografiche. Causando, così, un danno all’istituto dell’importo di circa 7.400 euro. I testimoni della difesa, responsabile di segreteria ed alcuni assistenti del settore tecnico- amministrativo dell’Istituto Scolastico, oggi hanno dichiarato che il materiale di cancelleria richiesto dal dirigente scolastico non veniva utilizzato esclusivamente dall’ufficio del dirigente, ma anche dagli altri uffici da esso coordinati. Altra circostanza emersa è quella inerente al materiale raffigurante immagini pornografiche, rinvenuto nei laboratori di informatica ove oltre agli studenti, potevano utilizzare i computer e stampare, nelle ore pomeridiane anche esterni impegnati per altre attività corsuali che si tenevano presso l’istituto. L’istituto alberghiero non si è costituito parte civile.