E due. E’ andata a vuoto anche il nuovo bando per l’organizzazione della manifestazione Chocobarocco. Ieri mattina la scadenza della gara con un bando che sostituiva quello precedentemente pubblicato sul sito internet del Comune di Modica. Il primo bando pubblicato prevedeva la realizzazione di Chocobarocco dal 7 al 10 marzo. Il secondo bando pubblicato, che appunto scadeva ieri, prevedeva invece la realizzazione della manifestazione a fine autunno. Ma il vero problema è probabilmente legato ai vincoli inseriti nel bando, che prevedono il costo della manifestazione a totale carico dei privati, compresa la costosa comunicazione a livello nazionale e internazionale e in più una cifra simbolica da assegnare al Comune, (che parte da un minimo di 5000 euro) oltre ad una serie di fideiussioni. Inoltre uno dei limiti più grandi è che l’organizzazione che intende operare per il futuro triennio deve avere almeno un fatturato medio di 200 mila euro nel corso degli ultimi tre anni di vita. Ciò limita, soprattutto in un momento di crisi, la possibilità di partecipazione anche di imprese medie. Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, si dice pronto a rivisitare il bando e già gli uffici sono in movimento per andare a realizzare le opportune modifiche e procedere agli aggiustamenti più utili. “Il bando è stato predisposto dall’ufficio in modo concordato con il Consorzio e la Camera di Commercio, secondo criteri con cui sono stati fatti altri bandi per eventi di questo tipo sul territorio nazionale, dunque non certo fuori dalla ragionevolezza – spiega Buscema – Tuttavia se questo bando contiene criticità di qualche tipo, che lo rendono meno appetibile e scoraggiano la partecipazione, ci faremo carico di fare un sondaggio tra i soggetti a cui è destinato e tra quelli potenzialmente interessati all’organizzazione di Chocobarocco e non avremo difficoltà, se emergeranno indicazioni univoche di miglioramento, ad apportare le modifiche necessarie prima di ripubblicarlo”. Intanto nei giorni scorsi non sono mancate le lamentele da parte degli operatori turistici. Un albergo ha dovuto annullare addirittura due grossi gruppi prenotati rispetto alle date che Comune e Consorzio avevano dato tempo fa, ovvero dal 7 al 10 marzo.
[Fonte: La Sicilia]