Crocetta ha preparato il “pacchetto Tsunami”

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Lo ha battezzato “pacchetto Tsunami”, facendo il verso ai grillini con cui continua il corteggiamento.

Il Presidente della Regione Rosario Crocetta ieri sera ha convinto l’intera Giunta, vincendo anche le resistenze dell’Udc, dell’urgenza della riforma delle Province che lui stesso fino a pochi giorni prima voleva rinviare al 2014.

 

Dentro c’è innanzitutto la riforma delle Province con la creazione di liberi Consorzi di Comuni (con popolazione di almeno 150mila abitanti). Gli attuali capoluoghi di Provincia resteranno comuni capofila del consorzio. Possono essere costituiti anche nuovi consorzi, su richiesta dei Comuni. A patto che, oltre ai 150mila abitanti siano in territorio contiguo e l’uscita da un consorzio non faccia decadere l’altro consorzio. Verranno costituite anche le aree metropolitane di Palermo, Messina e Catania, che costituiscono da sole un Consorzio.

Una serie di competenze verranno ai Comuni e alla Regione. Il personale verrà trasferito, oltre che ai Consorzi anche a Comuni e Regione.

 

La riforma sarà accompagnata subito dall’abolizione degli Iacp (anche queste competenze verranno affidate ai Comuni) e progressivamente dalla riforma della gestione dei rifiuti e delle acque.

 

Crocetta ha calcolato un’economia di 10,3 miioni di euro solo per l’abolizione delle indennità di consiglieri e giunte, ma anche che, alla fine della riforma, il risparmio sarà di circa duecento milioni di euro l’anno.
Il ddl sarà trasmesso oggi in Commissione all’Ars, insieme ad un altro, approvato dalla Giunta sempre ieri sera: il Governo intende dare attuazione all’art.37 dello Statuto speciale, in base al quale le imposte delle ”imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti” devono essere riscosse ”dagli organi di riscossione” della Regione.