Ce l’ha fatta. Dopo averci provato per tre anni di fila; dopo averla sognata, accarezzata, quasi posseduta. E poi persa sul filo di lana quando sembrava averla. La Passalacqua ce l’ha fatta. Ha vinto la serie a2 di basket ed ha regalato a Ragusa la prima serie A1 della sua storia. Dove non osò la Virtus, ci sono riuscite queste meravigliose ragazzo con la guida di coach Molino e con il +12 di ieri a Battaglia. “Battipaglia si cambia”, si urlava negli anni ’60, nella stazione campana, quando si scendeva lì per chi voleva andare al Nord. Poi nacque la ‘Freccia del Sud’…ma questa è un’altra storia. A Battipaglia si è cambiata finalmente la storia di questa squadra. Perchè l’a1 sembrava maledetta. Maledettissima. Sfiorata e sognata. Quest’anno no. Lo hanno capito tutti e tutte le avversarie. Sin dall’inizio. D’altronde quando perdi una sola partita su tutte quelle che ha giocato ed a casa della seconda forza del campionato, significa che sei di un altro pianeta rispetto alla altre. Interessa poco alla storia trionfale di questa stagione che ieri, ad esempio, Micovic 19, Mauriello 10 e Sarni 10, sono state le uniche tre in doppia cifra e che Papamichail solo 2 punti abbia giocato male. Chissenefrega. Si doveva vincere e si è vinto. Bene, benissimo. Da adesso alle prossime settimana, Gianstefano Passalacqua ha un solo pensiero: fare una squadra che possa sognare un triangolino biancorossoeverde che si chiama scudetto. Perchè l’impressione che abbiamo, è che la festa negli spogliatoi campani per la promozione in serie a1, sia solo il passaggio propedeutico ad un sogno molto più grande. Chi vivrà vedrà; ma intanto Ragusa e la palla a spicchi, sono tornate a respirare aria d’alta quota e storie da favola. Ed il merito questa volta, è donna…