Devo farlo amici, devo. Se non lo facessi mi sentirei profondamente complice dello scempio a cui assistiamo quotidianamente. Quale scempio? Si riassume in una frase che mi ha particolarmente colpito qualche giorno fa: “Ogni 5 secondi muore un congiuntivo. Aiutalo a vivere leggendo anche Topolino”! …Se fosse per me, farei anche una petizione da firmare in tanti tipo: stop al massacro dell’italiano. Oppure: fermiamo gli assassini della nostra lingua. Si, assassini. Ma per rendere meglio il concetto, riporto qualche frase sparsa qua e là sul web: “ò cpt”, “ke ft stsr”, “ 6 bellissima”, ”se avrei saputo”, “anno stato” …e potremmo riempire la pagina. Ma la cosa che stupisce (per non usare verbi più drammatici) è che la maggior parte di queste profanazioni morfo-sintattiche, proviene da giovani mediamente frequentanti le scuole superiori. Inquietante. Andiamo oltre ed entriamo nel merito dei contenuti. Frasi e foto condivise, profondamente volgari che in un tempo normale non farebbero ridere nemmeno sotto uso di gas esilarante sapientemente dosato all’uopo, messe nelle bacheche per sembrare di un figo inviolabile. Frasi d’amore sdolcinate destinate al super macho della foto con le tartarughe negli addominali, che agita i sogni delle adolescenti. Nel mezzo di tutto questo spunta anche qualche post impegnato o pseudo tale, emblema della politica che deve essere alla portata di tutti. E come no! Una serie di jpg condivise dove gli slogan sono di un risibile mostruoso, ma che danno un aplomb intellettuale a chi se le posta. E i commenti… ma lasciamo perdere. Mi auguro vivamente che nel leggere queste poche righe molto provocatorie, non si offenda nessuno, perché vorrei far presente che, al contrario, si dovrebbe offendere non solo la nostra bella lingua, erede di culture e tradizioni millenarie, ma anche quella sorta di preparazione che la scuola tenta, miserevolmente, di infondere. Ovviamente, ci sono le debite differenze da fare. Per fortuna!