Dopo il grande successo della prima puntata di Retrò Style oggi vi presentiamo un’altra icona italiana, la Fiat 127 nella sua versione più “cattiva”, la 1.3 Sport. L’esemplare delle foto appartiene al modicano Michele Modica che di professione fa il carrozziere specializzato nel riportare in vita pezzi che sembravano destinati alla pensione. Così avvenne per questa 127 che nel 2008 fu scovata nel piazzale dell’autosalone Fiat di Modica. Abbandonata alle intemperie, la sua fine sembrava ormai segnata. L’intuito e la caparbietà del suo nuovo padrone le allungarono incredibilmente la vita fino a renderla oggi un gioiello da collezionismo praticamente immortale. Il suo restauro è durato un anno e solo nel 2009, dopo innumerevoli ricerche tutti i pezzi sono tornati al loro posto e il rosso fiammante torna a far bella mostra di sé. La 127 Sport è stata prodotta dalla Fiat dal dicembre del 1981 al marzo del 1983. Un 4 cilindri in linea inclinati da 75 cavalli per una cilindrata di 1301 cc. Aveva una velocità massima dichiarata di 165 km/h ed era soprattutto nel breve che riusciva a farsi rispettare rispetto alle concorrenti più accanite dell’epoca, su tutte la Giulietta e la 112. La 127 Sport è una macchina molto assetata che beve molto. 10 km/l è il consumo dichiarato dalla casa madre, dunque sicuramente superiore a quello effettivo. La produzione della 127 venne effettuata anche negli stabilimenti brasiliani della Fiat e in quelli spagnoli della allora controllata SEAT che la commercializzava sul mercato nazionale come Seat 127 . Al termine dell’accordo con la Fiat, come era successo con altri modelli (ad esempio le Fiat Panda e la Fiat Ritmo ), la SEAT provvide ad alcune leggere modifiche del modello esistente per immettere sul mercato la derivata, chiamata SEAT Fura. In Brasile oltre alle “147” fu prodotta una versione due porte a tre volumi della 127 Unificata, somigliante in piccolo ad una 128 e chiamata “Oggi”.Anche sul mercato jugoslavo venne immessa una versione derivata di questo modello prodotta dalla Zastava chiamato Zastava Yugo 45 e della sua gemella la Innocenti Koral ; in questo caso la meccanica della 127 venne rivestita da una nuova carrozzeria che aveva pochi punti in comune con la progenitrice.