Per la prima volta la questione della chiusura del passaggio a livello di Ragusa ha avuto un risvolto tecnico-istituzionale. Stamani in Prefettura il Prefetto Annunziato Vardè ha convocato gli attori principali di questa vicenda, i vertici del dipartimento delle Ferrovie di Palermo, il Commissario straordinario del Comune di Ragusa Margherita Rizza, il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Noia, la Protezione Civile e l’ingegnere capo di Palazzo dell’Aquila Michele Scarpulla. Presenti anche i rappresentanti del comitato spontaneo “No al Muro Passaggio Sicuro”. L’imminente chiusura del passaggio a livello di via Paestum ha infatti fatto insorgere tantissimi cittadini e commercianti, contrari a questo provvedimento da attuare in base ad una legge nazionale degli anni ’90 e su cui sinora Ragusa ha temporeggiato. Le iniziali resistenze a modificare il piano di chiusura del passaggio a livello presentate da Ferrovie dello Stato, sono state superate alla luce di diverse valutazioni. Fra tutte quella che oggi si registra una esigua quantità di treni in transito, che dal numero iniziale di 25+25 relativo ai tempi dell’accordo sottoscritto con le Ferrovie, oggi si è passati agli attuali 4+4, con transito nullo nei feriali. Su questo punto grazie all’intervento del Prefetto Vardè si è giunti ad una sintesi. Da un lato le Ferrovie si sono impegnate a rivalutare la loro posizione relativamente agli accordi con il Comune. Dall’altro Palazzo dell’Aquila, che sta procedendo alla progettazione del sovrappasso pedonale, si è reso disponibile a sottoporre al Comitato questo progetto. Il dialogo tra le parti, dunque, pare si sia aperto, con l’impegno di un prossimo e nuovo incontro per verificare eventuali modifiche sugli accordi assunti e per cercare di scongiurare l’innalzamento di un muro che nei fatti taglierebbe in due parti la città, con problemi, a detta del Comitato dei cittadini, di carattere prima di tutto di sicurezza, ed anche di natura logistica.