Affidamento strutture sportive provinciali nel territorio di Comiso: c’è poca trasparenza nell’affidamento delle strutture. A dichiararlo è il vice presidente del consiglio comunale di Comiso, Giuseppe Digiacomo. In una articolata interrogazione inoltrata al sindaco Alfano, il capogruppo Udc palesa delle irregolarità nell’affidamento di alcune strutture sportive, ed in particolare in quella di Pedalino.
“ Si esprime disappunto per come vengano calpestati i diritti democratici della comunità, per la procedura discriminatoria applicata – ha dichiarato Digiacomo – perché non si è proceduto a nessuna concertazione o quanto meno incontro con tutte le società sportive del comune di Comiso, regolarmente accreditate presso l’Ente Provinciale come da specifica richiesta. La procedura avvenuta per affidamento diretto e non attraverso bando di gara senza specifiche motivazioni o se tali sono state indicate , di sicuro non portate a conoscenza, ha visto l’esclusione di società ampiamente titolate e regolarmente accreditate come le altre (avere la sede a Comiso invece che a Pedalino non può essere fattore di esclusione visto che le società accreditate escluse operano anche a Pedalino ed hanno atleti di Pedalino tesserati). La procedura discriminatoria si sta ripetendo , e tale procedura stranamente non vede nessuna levata di scudi da chi in precedenza ha denunciato tale vicenda”. Secondo il vice presidente del consiglio inoltre, nell’interrogazione inoltrata, si specifica che è apparso chiaro che c’è poca trasparenza nell’affidamento della struttura, che la struttura non ha tutti i requisiti tecnici strutturali per essere aperta , non ha tutte le carte in regola , e che il metodo applicato è fortemente discriminatorio perché avere la sede a Pedalino non può essere fattore determinante , cosa per altro mai applicato nelle gare indette dall’ente comune .