L’aumento preoccupante dei fatti di microcriminalità e le richieste pressanti da parte della società civile di più sicurezza ha spinto oggi il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè a convocare a Palazzo San Domenico la riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica per approvare il Piano di Controllo Coordinato del territorio comunale.
Una misura di solito utilizzata solo per le città capoluogo di provincia ma che, vista la storia della Contea, è stato scelto per affrontare l’emergenza criminalità a Modica.
Patto per Modica Sicura prevede la collaborazione innanzitutto tra le varie forze di polizia, oggi rappresentate dai vertici provinciali, e la ripartizione del territorio in due macroarie all’interno delle quali si alterneranno giornalmente gli uomini della polizia di Stato e i carabinieri nei servizi di controllo, pronto intervento e vigilanza. Il piano prevede anche l’intensificazione dello scambio di informazioni sugli eventi e le attività svolte nell’area di pertinenza. Alla riuscita del piano contribuiranno anche la Guardia di Finanza, la polizia municipale e le polizie private.
Il Comune contribuirà economicamente alla riuscita del piano naturalmente in proporzione alle proprie disponibilità e fornirà i locali nel centro storico per sistemare il presidio di Polizia di Prossimità dove si alterneranno gli agenti ed i militari impegnati nell’operazione sicurezza.
Aumenteranno i controlli stradali con più posti di blocco sparsi per la città e si dedicherà particolare attenzione al fenomeno del racket e dell’usura. Verranno istituiti appositi corsi di formazione ed aggiornamento per tutti i soggetti impegnati nei controlli La funzionalità del patto verrà sottoposta a controlli semestrali anche se il primo controllo verrà effettuato alla scadenza dei primi tre mesi di operatività. La durata complessiva è di due anni.
“Modica è sempre stata una città tranquilla – ha dichiarato il sindaco Antonello Buscema che personalmente più volte ha sollecitato la convocazione odierna – e proprio per questo anche il più piccolo fatto di cronaca allarma l’opinione pubblica. Non vogliamo perdere lo status di isola felice ed è per questo che ci vogliamo dotare di un piano coordinato per prevenire ogni possibile atto criminale. Prevenire è sempre meglio che curare”. Naturale chiedere al primo cittadino che fine abbia fatto il progetto di videosorveglianza la cui realizzazione è sempre sospesa tra i corridoi di Palazzo San Domenico: “Purtroppo il problema è sempre quello. Sarò ripetitivo ma non abbiamo i fondi per realizzarlo. Abbiamo presentato un progetto alla regione ma deve essere ancora approvato. Senza l’aiuto di Palermo le casse comunali ci impediscono di realizzare qualsiasi progetto, sia anche di importanza fondamentale come la telesorveglianza”.
Presenti alla riunione tutti i vertici provinciali e comunali delle forze dell’ordine. Assente giustificato solo il colonnello della GdF, Francesco Fallica, impegnato a Roma in altri incarichi istituzionali. L’incontro è stato naturalmente convocato dal prefetto, Annunziato Vardè che ha elaborato il Piano Coordinato per la sicurezza.
“Sicuramente un contributo importante per migliorare il livello di sicurezza in tutta la città – sono state le parole del Prefetto Annunziato Vardè – e per far sentire in maniera costante la presenza delle forze dell’ordine tra la gente. Sono sicuro che grazie alla collaborazione interforze alzeremo di molto l’asticella della sicurezza a Modica”.
Per il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Salvatore Gagliano, “l’istituzione del Piano contribuirà ad una distribuzione più razionale delle forze. In questa ottica – sottolinea Gagliano – preziosissimo sarà il contributo dei co-protagonisti cioè polizia municipale ed istituti di vigilanza privata. Voglio però sottolineare che la nostra presenza non è mai mancata sul territorio”.
Sul preoccupante aumento dei fenomeni malavitosi a Modica è intervenuto anche il questore di Ragusa, Giuseppe Gammino: “Non c’è dubbio che esaminando le statistiche l’aumento dei fatti criminosi sia in aumento a Modica come in tutto il territorio nazionale. Non spetta a me esaminare il perché di questo aumento soprattutto di reati predatori e di microcriminalità. Abbiamo però notato come nella maggior parte dei casi i fuorilegge provengano da altre province. Un’esondazione di delinquenza che investe la nostra provincia. Il piano però – conclude Gammino – sono sicuro che ottimizzerà il nostro lavoro in chiave legalità”.