Le recenti elezioni politiche impongono un’adeguata riflessione sui risultati conseguiti dal Partito.
Non possiamo esimerci dal sottolineare come il Partito a livello provinciale abbia subito una vera disfatta conseguente, anche, ad una gestione verticistica e padronale del Partito attuata da un Segretario provinciale, per altro già dimissionario dallo scorso novembre, che ha preteso, contro la più elementare regola democratica della partecipazione, di avocare a sé ogni decisione sulle scelte di stretta competenza dei vari comuni e delegittimando di fatto, così come ha tentato di fare a Vittoria, gli Organi territoriali.
Tutto ciò ha determinato una vera e propria emorragia di consensi e l’autosospensione di una consistente e autorevole componente del Partito (tra cui il Presidente provinciale dell’UDC).
Se a questo aggiungiamo, per quel che ci riguarda, le dichiarazioni rilasciate alla stampa circa il commissariamento del Partito di Vittoria la cui dirigenza è stata eletta da un regolare congresso presieduto, per altro, dal Segretario regionale del Partito.
Sulla scorta delle superiori considerazioni, ci chiediamo: per quale motivo il nostro elettorato avrebbe dovuto votare l’UDC?
E non solo: la scelta del Partito nazionale, di non candidare, per la prima volta nella storia dell’UDC ragusana, un esponente ibleo in posizione utile per candidare, invece, transfughi dell’ultima ora di altri partiti, ha determinato lo scollamento con il nostro elettorato, favorendo la migrazione verso la Lista Monti, che in maniera apprezzabile ha fatto una selezione di candidati sicuramente ponderata.
A questo punto riteniamo imprescindibile e improcrastinabile che il Segretario provinciale Pinuccio Lavima reiteri le dimissioni con la conseguente convocazione di un Congresso straordinario al fine di potere dotare il Partito di nuovi Organi, già prima delle elezioni amministrative che si terranno nei prossimi mesi.
Il segretario Udc Vittoria
Salvo Barrano