Calabrese: “Pronti a dialogare con l’Udc, ma non con Territorio”

0

“Nessuna fuga in avanti del Pd. Bensì soltanto quello che avevamo già affermato. E cioè, partendo dal centrosinistra esistente, aggiungiamo l’alleanza certa con la lista Megafono e pensiamo seriamente al possibile accordo con l’Udc e altre forze moderate”. E’ quanto replica il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, dopo la nota diffusa ieri da alcuni componenti dell’Udc. “Precisiamo, intanto – spiega Calabrese – che il Pd è uno solo e che le decisioni comunicate sono state prese all’unanimità dal suo coordinamento. Quindi non è stato il segretario a decidere bensì l’intero partito. La data per le primarie è fissata al 24 marzo. Lanciare primarie aperte di coalizione tutto vuol dire tranne che fare fughe in avanti. Forse all’Udc sfugge che il Pd, da statuto, fa scegliere i candidati ai propri elettori. E per tale motivo non è possibile individuare un candidato a tavolino. Vale, inoltre, la pena di precisare che la coalizione che sostiene il governatore Crocetta a Palermo non è applicabile al modello Ragusa a causa di una variabile rappresentata dal movimento “Territorio” che ha già deciso un proprio percorso e che, comunque, per i trascorsi amministrativi che ha, non può certo essere oggi nostro alleato. Noi del Pd ci sentiamo legati ai partiti di Idv, Sel e movimento Città sulla base di un programma elaborato meno di due anni fa. Assieme a loro anche la lista Megafono con cui abbiamo già chiuso un accordo di massima sulla base delle primarie”. Calabrese, inoltre, precisa che “aver detto che il Pd è punto di riferimento non vuole rappresentare una sopraffazione nei confronti delle altre forze politiche. Vogliamo dire che si intende porre come riferimento la politica riformista di centrosinistra – dice ancora il segretario del Pd – nel pieno rispetto di tutti partendo da una pari dignità. Anche per questo motivo riteniamo che i toni utilizzati dall’Udc rappresentino un elemento della normale dialettica politica. Invitiamo, comunque, i rappresentanti del partito dello scudocrociato ad abbassarli, questi toni, se si vuole iniziare un dialogo costruttivo per mettere insieme una coalizione vincente che permetta di fare risorgere la città di Ragusa. Dirò di più. Il documento che abbiamo diffuso ci sembrava di totale apertura oltre che di sprone ad includere quanti più soggetti sarà possibile. Riteniamo le primarie un passaggio quasi obbligato a cui gli alleati possono decidere di partecipare, come avvenuto in numerose altre realtà amministrative. L’auspicio è che insieme si possa lavorare per governare al meglio la nostra città”.