Romeno morto per assideramento: non si farà l’autopsia

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Non verrà eseguita alcuna autopsia sul corpo di Rigiù Sandu Ciprian, il romeno di 37 anni trovato senza vita nella tarda mattinata di ieri in un terreno incolto nelle campagne di contrada Macconi, ad Acate. Dopo l’allarme lanciato da un residente del luogo che si era accidentalmente imbattuto sul corpo senza vita del romeno, sul posto sono stati presenti  i carabinieri e il medico legale, che ha eseguito l’ispezione cadaverica. Il decesso sarebbe avvenuto dalle 24 alle 36 ore antecedenti al ritrovamento, e la causa sarebbe l’assideramento. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori non si escluderebbe che l’uomo, come era solito, avrebbe abusato di sostanza alcoliche e forse tramortito si sarebbe accasciato al suolo, senza forze per rialzarsi. E così avrebbe trascorso la notte all’addiaccio con temperature poco superiori allo zero che sarebbero state letali per il suo fisico, già piuttosto debilitato. Il cadavere è stato trasferito all’obitorio comunale di Acate e si attenderà per un paio di giorni che qualche parente possa raggiungere il comune biscaro per il riconoscimento. Se ciò non dovesse accadere, si procederà alla sepoltura. Il rumeno era piuttosto conosciuto in zona. Viveva in una baracca e spesso vagava ubriaco per le campagne della zona. In modo saltuario lavorava come bracciante agricolo. L’uomo era noto alle forze dell’ordine proprio perché sorpreso, in diverse occasioni, in stato di ebbrezza, ma mai sarebbe stato coinvolto in episodi di violenza o altro. All’interno della baracca, che era diventata il suo rifugio, i carabinieri della stazione di Acate non hanno trovato effetti personali, dunque ad oggi, non sono stati in grado di mettersi in contatto con probabili parenti o conoscenti. Di Rigiù Sandu Ciprian si conosceva solo il nome, l’età e la nazionalità, ma non la città di origine.