Depositate oggi presso gli uffici del comune di Ragusa le lettere di diffida e messa in mora firmate dai cittadini residenti nelle zone colpite dalla chiusura dei pozzi inquinati.
Una delegazione dell’associazione “Partecipiamo” ha protocollato circa 151 lettere che vanno ad aggiungersi alle oltre 100 richieste di accesso agli atti già depositate nelle scorse settimane. “Stiamo passando all’azione vera e propria facendoci portavoci della volontà di tanti cittadini esasperati da una situazione che non trova ancora vie d’uscita – ha dichiarato il presidente dell’associazione Marcella Scrofani.”
“Si tratta solo di una prima tranche – spiega la portavoce dell’associazione Concetta Camillieri –, nei prossimi giorni seguiranno altri depositi. Molti cittadini, infatti, ci chiedono di firmare i moduli di diffida o la petizione che abbiamo lanciato nelle scorse settimane i cui firmatari sono oltre 500 cittadini.”
Non ci fermeremo certamente alla diffida e messa in mora del comune – prosegue Concetta Camillieri – noi chiediamo solo di conoscere la verità e il deposito delle oltre 100 richieste di accesso agli atti va in questa direzione. Per ora le risposte date dal Comune sono ferme agli ultimi tre mesi, le nostre richieste vanno ben oltre e riguardano i dati degli ultimi due anni. Nei prossimi giorni “Partecipiamo” sarà in grado di fornire ai cittadini le risposte che attendono”.