“Sono sereno per quanto riguarda la mia posizione, ma considero una violenza il modo in cui siamo stati sbattuti sulle prime pagine dei giornali”.
L’ex assessore regionale alla Formazione, il vittoriese Carmelo Incardona, non teme per sè stesso rispetto all’indagine-scandalo che ha travolto lui e molti dei suoi ex colleghi.
La Guardia di Finanza, infatti, nell’ambito dell’indagine che riguarda il Ciapi, uno dei più grandi enti di formazione della Sicilia, ha denunciato non solo di coloro che lo hanno amministrato ma anche di 12 politici, su cui si allunga l’ipotesi di finanziamento illecito della campagna elettorale: in sostanza avrebbero ricevuto soldi, senza registrarne l’entrata, da una serie di società che operano nel settore della Formazione.
Tra i denunciati c’è, appunto, Carmelo Incardona, insieme ad altri che hanno avuto il suo stesso incarico come Luigi Gentile, Francesco Scoma, Santi Formica e Lino Leanza, all’ex presidente dell’Ars e oggi deputato Francesco Cascio, all’ex onorevole Gaspare Vitrano, all’attuale deputato regionale Salvino Caputo, al presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Nino Dina, agli ex consiglieri comunali Gerlando Inzerillo e Salvo Alotta e al responsabile legale del Pid, Domenico Di Carlo.
“Mi dispiace – dichiara Incardona – aver appreso questa notizia dalla stampa e non esserne stato informato personalmente. Mi dispiace che questa notizia venga fuori in un periodo sospetto, qual è quello della campagna elettorale. E mi dispiace che non siano stati garantiti i nostri diritti, per quanto riguarda il segreto che dovrebbe coprire le indagini preliminari, dato che io non sono ancora nemmeno indagato: c’è solo una denuncia e non saprei dire esattamente nemmeno di che si tratta. Tuttavia sono tranquillo di poter affermare, senza tema di smentita, di non aver mai ricevuto contributi per le campagne elettorali e men che meno dagli enti di formazione: sono stato sbattutto sulle prima pagine dei giornali senza nemmeno poter vedere le carte che mi riguardano, ma se un sospetto simile esiste negli atti si tratta di una mera illazione. Tanto più che quando ho fatto la campagna elettorale regionale, sebbene potesse essere prevedibile che avrei ottenuto un incarico di assessore, non si poteva certo immaginare che avrei avuto questa delega. Ma in ogni caso sono sereno – continua Incardona – perchè sono sicuro che la mia posizione sarà chiarita, dato che posso documentare, dal primo all’ultimo volantino, come ho finanziato le mie campagne elettorali. Mi dispiace solo che la mia immagine sia stata toccata in questo modo. Ma auspicherei che si facesse chiarezza, una volta per tutte, in questo tormetato settore che è Formazione”.