La vicenda risale al 3 febbraio dell’anno scorso, quando alcuni giovani della Fabbrica di Nichi di Comiso, fecero delle riprese nelle quali si vedevano delle Ferrari ed una Porche correre nella pista di volo dell’aeroporto Magliocco alla presenza del primo cittadino.
Alfano spiegò la cosa, dicendo che si trattava di alcune prove finalizzate ad una manifestazione di beneficenza il cui ricavato sarebbe andato alle famiglie meno abbienti di Comiso. Anche il presidente Soaco, Rosario Dibennardo, prese le distanze dalla cosa, dichiarando di non avere autorizzato alcuna manifestazione del genere.
A distanza di un anno esatto, arriva la sentenza del GUP Claudio Maggioni, che proscioglie Alfano dall’accusa di abuso d’ufficio. Alla luce delle indagini anche il Pm Federica Messina ha chiesto l’assoluzione perchè il fatto non sussisteva. Il collegio difensivo aveva sostenuto che mancavano i presupposti del reato visto che il sindaco Alfano non aveva avuto alcun vantaggio e nessuno aveva subito danni.
“Era scontato – ha dichiarato il sindaco – che non vi fosse alcuna illiceità in ciò che ho fatto. La cosa però mette in evidenza che le sinistre comisane fanno solo fumo, chiacchiere e niente arrosto. Mi dispiace solo che questa vicenda abbia denigrato la città di Comiso, che non lo meritava”.