La Cassa integrazione in deroga non si potrà ottenere, ma la Regione potrebbe aiutare il Comune di Modica a trovare un’altra soluzione per i lavoratori della Servizi per Modica.
Il sindaco ha scritto infatti una lettera al Presidente Rosario Crocetta e all’assessore regionale al Lavoro Ester Bonafede, chiedendo che la Regione intervenga con una misura di sostegno al reddito dei lavoratori, almeno fino a che il Comune non sarà nuovamente in grado di reggere il peso della società comunale. Non si tratta di un tentativo alla cieca, dato che Buscema e Crocetta si sono già parlati sull’argomento: il sindaco ha chiesto l’aiuto del Governatore, incontrandolo privatamente a margine della sua visita in Provincia di Ragusa.
Com’è noto, nel contesto del Piano di riequilibrio, l’importo dei contratti con la SpM è stato ridotto a 2,2 milioni per il 2013, rispetto ai 3,6 spesi nel 2012.
L’impatto più grave, oltre che sui servizi, è proprio sull’occupazione, tanto che l’Amministrazione comunale contava di poter fare ricorso alla Cassa integrazione in deroga per i lavoratori: l’ultimo accordo sugli ammortizzatori sociali, siglato la scorsa settimana tra il Governo regionale e i sindacati, ha escluso però le società comunali. Da qui, l’esigenza di ricorrere ad una soluzione diversa per gli 86 lavoratori che non possono accedere alla Cassa integrazione ordinaria: tutti, cioè, tranne quelli del servizio scuolabus che hanno un contratto di natura diversa.
La Regione potrebbe coprire quella differenza di 1,4 milioni di euro con una misura di sostegno al reddito da suddividere tra il 2013 (800 mila euro) e il 2014 (600 mila euro). Dopo il Comune, com’è previsto nel Piano,
dovrebbe poter ripristinare progressivamente la spesa a carico del proprio bilancio.
Nel frattempo i contratti, anche quelli dei 22 lavoratori assunti a tempo determinato per le pulizie del tribunale, sono stati prorogati fino al 28 febbraio.