Il Pd di Vittoria sta riaprendo al dialogo con le forze che componevano la maggioranza originariamente eletta e nel frattempo dissolta a Palazzo Iacono. Così dice, almeno, il segretario cittadino Salvatore Di Falco, che ha dichiarato di aver riavviato un’interlocuzione innanzitutto con l’Udc.
Sì, ma con quale Udc?
Il segretario cittadino Salvo Barrano non ne sa nulla e anzi dichiara che da almeno un anno non è stato invitato, nel suo ruolo, a partecipare ad incontri politici con il Pd che gli è stato alleato fino allo scorso mese di ottobre.
L’incontro, in effetti, c’è stato: ma i rappresentanti del Pd di Vittoria hanno preferito rivolgersi direttamente alla segreteria provinciale dello scudo crociato, scavalcando di fatto quella cittadina e facendosi cioè i conti senza chi la rappresenta e dovrebbe eventualmente ratificare ogni sorta di accordo.
Barrano, però, invece di prendersela con i suoi vertici provinciali – di fatto i primi responsabili di questo spiacevole incidente diplomatico – se la prende direttamente con Di Falco: “Ci chiediamo come mai il PD di Vittoria abbia inteso avviare una interlocuzione con gli organismi provinciali dell’UDC, atteso che gli accordi programmatici sono stati, a suo tempo, sottoscritti dai legittimi rappresentanti dell’UDC vittoriese. Eppure, l’UDC di Vittoria si è sempre dichiarata pronta al dialogo senza avere avuto riscontri da parte del PD. Questo maldestro e puerile tentativo non risolve il problema dei rapporti politici tra le due forze ma, anzi, li aggrava e costituisce una ulteriore remora al futuro dialogo. Ricordiamo, infatti, al segretario del PD che l’UDC a Vittoria è legittimamente rappresentata da organismi regolarmente eletti da un congresso e che, secondo lo statuto del Partito, hanno piena legittimazione a determinare le scelte politiche locali”.
Bisogna ricordare che l’Udc è uscito dalla maggioranza lo scorso mese di ottobre, dopo che già a luglio si era dimesso dalla Giunta l’assessore Lo Monaco e dopo che già un anno fa – a febbraio del 2012 – la prima crisi di maggioranza si era risolta con la sottoscrizione di un documento di verifica programmatica che aggiornava quello siglato in occasione dell’apparentamento per il ballottaggio del 2011. Il punto fondamentale di quel documento, per l’Udc, era quello che riguardava la modifica del regolamento sul mercato e la lotta all’abusivismo nel commercio: “Impegno disatteso – ricorda Barrano – come del resto tutti gli altri”.
“Noi siamo disponibili a verificare qualunque possibilità nel rispetto degli accordi programmatici – conclude Barrano – ma anche il Pd deve essere capace di riflettere sul fatto che se tutti sono usciti e la Giunta è rimasta monocolore, la colpa forse non è solo di chi se n’è andato”.