Anche stamani sono proseguiti i sopralluoghi da parte del pool di lavoro istituito in Procura per il problema dell’inquinamento idrico. Pare che si stia desistendo dall’adottare il provvedimento di spostamento dei capi di bestiame dalle aziende sottoposte a sequestro. Una decisione che potrebbe essere assunta dal procuratore Carmelo Petralia sia per evitare problemi di ordine pubblico, sia per provare ad adottare una alternativa, ossia la possibilità di coesistenza all’interno delle stesse aziende che però devono essere messe in sicurezza, rispetto le palesi violazioni al decreto Ronchi. I tecnici, dunque, stanno verificando sul campo se ci siano i presupposti affinchè le aziende sequestrate possano essere bonificate.