“Opening soon” è il promettente annuncio che compare ai piedi della gigantografia dell’aeroporto di Comiso, che in questo momento è l’unico testimone della Provincia di Ragusa alla Borsa internazionale del Turismo di Milano.
Nonostante sull’apertura non ci siano tempi certi, nonostante non ci siano contratti già firmati con le compagnie, nonostante le cronache delle ultime settimane abbiano dato segnali in tutt’altra direzione, la Provincia regionale di Ragusa e la Soaco hanno finanziato l’affitto di uno stand in una delle più importanti fiere internazionali del Turismo per annunciare che presto a Comiso si potrà atterrare.
“La scelta di partecipare alla Bit è stata strategica – si legge nel comunicato stampa diramato dalla Provincia – perché ha consentito al presidente della Soaco Rosario Dibennardo di avere contatti e incontri con diversi esponenti delle compagnie aeree pronte a volare su Comiso. Dibennardo ha incontrato i responsabili di Air One, Volotea, Darwin, Livingstone e Blue Express per definire accordi commerciali in vista dell’apertura dello scalo”. “Come Soaco avevamo già preventivato di essere presente alla Bit proprio per finalizzare qualche accordo – dice Dibennardo – e abbiamo colto l’occasione che la Provincia di Ragusa ci ha dato predisponendo insieme lo stand che ha avuto diversi visitatori. Tutti ci hanno posto la stessa domanda: quando apre l’aeroporto di Comiso? La risposta è sempre la stessa: siamo nella fase dello start-up, stiamo accelerando tutte le procedure”.
“Mi sono già confrontato con il presidente Dibennardo – commenta il commissario della Provincia regionale di Ragusa, Giovanni Scarso – che mi ha confermato dei contatti avuti con le compagnie aeree e dell’importanza di essere stati presenti a Milano perché significa aver accelerato, cercando nuove intese, il processo per aprire lo scalo di Comiso. Le polemiche sulla partecipazione della Provincia alla Bit non mi hanno scalfito, ero convinto della bontà dell’iniziativa perché era un’occasione storica da cogliere”.
Le polemiche – è bene ricordarlo – le avevano sollevate tutti gli operatori turistici (albergatori, ristoratori), che non sono stati messi nelle condizioni di partecipare, dato che la decisione della Provincia è stata presa all’ultimo momento e senza alcun coinvolgimento.