I venti di crisi soffiano forte sul mondo della scuola siciliana. E’ stato definito il piano di ridimensionamento che sconvolgerà a partire dall’anno 2013-2014 la vita di molti istituti delle nove province isolane. L’assessore regionale alla pubblica istruzione ha trasmesso gli atti al ministero competente che ratificherà adesso i termini dell’accordo e renderà effettivo il cambiamento. Il piano permetterà di recuperare 54 posti di dirigente scolastico ed altrettanti di dirigenti amministrativi, per riportare a 885 i posti assegnati dal ministero alla Sicilia. Fino a questo anno scolastico i posti erano invece di 831 per via delle tante scuole affidate in reggenza, 171 in tutta la Sicilia, a dirigenti e direttori amministrativi per via dell’insufficiente numero di alunni che consente di concedere l’autonomia.
Molto toccata dal provvedimento la provincia di Ragusa che conta ben undici accorpamenti. Praticamente nessuna città è stata risparmiata dalla scure dell’assessore.
A Modica scompare lo storico liceo classico Campailla che confluisce nello scientifico Galilei. Fuorigioco anche la media De Amicis accorpata all’istituto Amore di Frigintini.
A Ragusa il professionale Ferraris aggrega il tecnico Majorana, l’istituto comprensivo Vetri la direzione didattica del Battisti mentre l’istituto Schininà si fonde con la Rodari.
A Vittoria lo scientifico Cannizzaro è stato accorpato al magistrale Mazzini.
A Comiso scompare il Fiume che va con il Carducci, il secondo circolo didattico con la Bufalino.
Acate avrà un solo istituto, il Volta.
A Scicli il Vittorini aggrega la Direzione didattica del secondo circolo, a Monterosso l’istituto comprensivo va con il Capuana di Giarratana.