Due comisani, suocero e genero, rispettivamente di 62 e 43 anni, sono stati arrestati la scorsa notte per aver rubato quasi due ettolitri di gasolio nella zona industriale di Ragusa.
Era da poco passata l’1 di notte quando una pattuglia del nucleo radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Ragusa che stava pattugliando la zona Asi, ha notato un’utilitaria di marca torinese che usciva a lenta andatura da una strada secondaria della zona industriale. Il capo servizio ha notato che il posteriore del veicolo appariva appesantito e ha ipotizzato che il portabagagli non fosse stato caricato con le valige per andare in vacanza ma che potesse essere stato riempito di materiali, forse anche d’illecita provenienza, considerato l’orario e il luogo. Il conducente della Fiat Punto, alla vista dei militari, colto da nervosismo, ha aumentato l’andatura per cercare di evitare il controllo e defilarsi, ma in breve è stato raggiunto e bloccato. I militari nel portabagagli hanno in effetti trovato quattro taniche per carburanti piene, un tubo di gomma e due paia di guanti in lattice.
Immediatamente i due uomini, suocero e genero comisani, incensurati, hanno ammesso il loro illecito comportamento e hanno indicato un’azienda di autotrasporti poco distante, dove i militari hanno trovato due camion con il tappo del serbatoio svitato e una grossa chiazza di gasolio a terra.
A questo punto i due novelli ladruncoli sono stati accusati di furto aggravato in concorso e dichiarati in stato d’arresto, ma – ritenuti non pericolosi – sono stati sottoposti ai domiciliari.
Il gasolio, che forse era destinato ad essere rivenduto tra amici e conoscenti per alleviare la situazione familiare difficile dei due arrestati, rimasti da mesi senza lavoro, è stato restituito al proprietario dei camion. Purtroppo il fenomeno del furto dei carburanti, sicuramente più il gasolio della benzina, meno rischioso da maneggiare e più facile da rivendere tra camion, furgoni, trattori e caldaie domestiche, è costantemente presente tra i fenomeni criminali. L’attività delle pattuglie dell’arma, soprattutto di notte, è mirata anche a contrastare questo fenomeno.