Da sempre discussi, spesso guardati con diffidenza, i membri di Forza Nuova provano la grande avventura alle prossime elezioni politiche. In provincia di Ragusa, FN si riconosce completamente nella figura del modicano Gianni Cicciarella che dal nulla qualche anno fa riuscì a creare il movimento che attualmente conta di un buon numero di iscritti ed è attivo nel territorio con diverse iniziative. Cicciarella è stato scelto ed è tra i primi nomi nella lista alla Camera dei deputati. Noi di Ragusah24 siamo andati a trovarlo per capire cosa c’è dietro il fenomeno forzanovista.
Venite spesso additati come un movimento di estrema destra, intollerante, razzista e neo-fascista. Cosa è FN invece per voi?
Forza Nuova è innanzitutto Comunità! Una comunità di uomini e donne uniti dall’appartenenza ai valori di sempre quali Dio, Patria e Famiglia, siamo convinti, infatti, che siano imprescindibili nell’agire e nel vivere quotidiano. Il movimento si fonda su otto punti programmatici che mirano alla difesa e alla ricostruzione della nostra identità e del nostro futuro di nazione fondandoli sui cardini della cultura cristiana e classica, questi 8 punti sono stati di recente integrati da 18 tematiche, e relative soluzioni, che vanno oltre alla sterile antipolitica, oggi molto di moda, che indicano la strada che potrebbe far uscire l’Italia dalla crisi.
Rigettiamo ogni tipo di etichetta affibbiataci nel tentativo di isolarci dal contesto politico, il nostro essere nazional-popolari, la nostra visione dello Stato, ci porta a superare i vecchi steccati ideologici destra-sinistra di stampo ottocentesco e ci permette di proporre una terza via. Inoltre, l’intransigenza dimostrata nei quindici anni di vita del movimento, lungi dall’essere intollerante o razzista, non è in alcun modo settaria. La dimostrazione pratica sta nel fatto che da tempo Forza Nuova trova in movimenti, ad esempio i Forconi di Morsello, e in uomini liberi da condizionamenti, come il sindacalista Gioacchino Basile e il magistrato Paolo Ferrero, apparentemente lontani ideologicamente, dei nuovi compagni di lotta.
Ripudio dell’euro, famiglia italiana e valori cristiani. Possiamo riassumere in questi tre temi chiavi il vostro programma politico?
L’uscita dall’euro mira al graduale ritorno alla piena “Sovranità monetaria ed economica” e va legato anche al rifiuto di un debito che non è nostro, è possibile, è già avvenuto in Islanda. Un popolo può dirsi veramente libero solo quando è proprietario della moneta che oggi appartiene alla B.C.E.. Questa deve essere emessa a credito, creando un reddito di cittadinanza, e non a debito come purtroppo avviene. Gli altri punti del nostro programma elettorale per le eminenti elezioni politiche, consultabili tra l’altro sul nostro sito web www.forzanuova.org, possono essere così’ sintetizzati: blocco dell’immigrazione, lotta a mafia e massoneria, rilancio dell’agricoltura e tutela delle famiglie italiane che, grazie alle ricchezze disponibili con il ritorno all’emissione della moneta da parte dello stato, potranno usufruire di risorse preziose, proponiamo – infatti- 1000 euro al mese alle famiglie con almeno 2 figli e ulteriori 400 euro per ogni figlio in più, molte donne sceglierebbero così di dedicarsi esclusivamente alla famiglia, liberando posti di lavoro per i capifamiglia disoccupati e per i giovani in cerca di prima occupazione.
Perchè se risuonano le note di Faccetta Nera è apologia del fascimo, se canti Bandiera Rossa o Bella ciao va tutto bene?
L’Italia del secondo dopoguerra è pervasa da una miriade di contraddizioni; puoi trovare l’art. 21 della costituzione che sancisce la libertà di parola e di espressione, ma grazie alla liberticida legge Scelba del 1952 e alla legge Mancino ciò vale per alcuni e non per tutti. Quello che più ci preme non è la possibilità di equiparare le canzonette dell’uno o dell’altro fronte, possibilmente sul palco di qualche rassegna canora, ma superare la dicotomia creata dall’antifascismo, che tra l’altro è stata utilizzata e strumentalizzata dalla classe politica per trarne vantaggio, escludendo a priori forze come la nostra dal dibattito sul futuro del nostro paese.
Come vi ponete di fronte al problema sempre crescente dell’immigrazione?
In merito all’immigrazione, che viene sempre più avvertito come “problema” dai cittadini europei, ci poniamo in totale antitesi nei confronti di coloro che definiscono l’immigrazione come una risorsa importante. Al contrario: l’immigrazione è’ una tragedia sia per chi è costretto a migrare, vittima di un gioco globalizzato che necessita di manodopera ricattabile a basso costo, che per chi, come noi, la subisce. Sono sotto gli occhi di tutti il turbamento dell’ordine pubblico e la perdita di quelli che sono i patrimoni culturali di ogni singolo popolo. La popolazione carceraria è costituita per il 40% da immigrati, FN chiede che scontino la pena nei paesi d’origine, è chiaro a tutti come un simile provvedimento possa far migliorare la situazione tragica delle nostre carceri sovraffollate. Nel contempo, l’Europa, quale faro e culla di civiltà per tutto il mondo nei secoli passati, si assuma il compito di provvedere alla ricostruzione di quei Paesi, in primo luogo quelli del continente africano, depredati della propria ricchezza da quella politiche globalizzatrici cui accennavo prima.
E’ possibile una futura alleanza con le altre forze di destra per creare un grande schieramento?
Come già affermato in precedenza, rifiutiamo certe etichette, e, in primo luogo, non siamo di destra. La cosiddetta unità d’area non ci appartiene come visione; la nostra identità, le nostre posizioni in campo etico e sociale, pur se con qualche rara eccezione, non trovano punti di raccordo con altri partiti apparentemente simili al nostro. Tra l’altro, ci proponiamo come elemento aggregante per tutte quelle realtà che intendono spendersi per la realizzazione del nostro progetto di Ricostruzione Nazionale e soprattutto non intendono scendere a compromessi con un certo modo accomodante di fare politica, cosa che tutti i movimenti a noi considerati “vicini” hanno fatto.
Un commento sulle parole di Berlusconi in merito alla figura di Mussolini
Commenterò con le parole utilizzate a questo proposito dal nostro segretario nazionale, Roberto Fiore: “Mussolini riscuote successo tra gli italiani, per questo Berlusconi lo cita adesso, ma possiamo dire che in realtà lui rappresenta l’opposto delle grandi riforme sociali ed economiche attuate in quel periodo.” Forza Nuova, al contrario di Berlusconi, è l’ unica a presentare nel suo programma un concreto piano per il raggiungimento della sovranità monetaria e a proporre la nazionalizzazione della Banca d’Italia; proprio con Mussolini, infatti, tra il 1936 e 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio. Oggi più che mai crediamo nella necessità di prendere ad esempio quelle grandi riforme economiche e sociali che possono restituire la dignità al popolo italiano.”
Quali dovrebbero essere le prime mosse dell’Italia in materia di politica estera?
Fuoriuscire dall’attuale politica americanocentrica e allacciare nuovi accordi di collaborazione con paesi non allineati alle posizioni globalizzanti, penso alla Russia e all’Ungheria, ma anche Venezuela o all’Argentina, in particolare FN propone l’uscita dell’Italia dalla NATO e lo smantellamento delle basi militari straniere attualmente esistenti sul territorio nazionale. La denuncia dei trattati di MAASTRICHT – LISBONA – e SCHENGEN e la costituzione di un’Europa cristiana, patria di popoli liberi e confederazione di nazioni sovrane. E’ necessario bloccare l’ingresso di beni sia dai paesi in cui non sono rispettati i più elementari diritti dei lavoratori che dei prodotti di pessima qualità che mettono in ginocchio la nostra agricoltura che va invece fortemente incentivata e rilanciata.
Un pensiero sulla strana sintonia tra Grillo e Casa pound?
La “sintonia” è stata presto smentita dalle parti interessate, per quanto riguarda FN: siamo pronti ad avviare un confronto con chi ponesse come punto qualificante del proprio programma la sovranità monetaria e il ritorno alla moneta nazionale… ma ci pare che Grillo stesso – conscio della portata autenticamente rivoluzionaria della proposta – preferisca parlare d’altro.