Attività di ricerca di patrimoni illecitamente acquisiti da persone dichiarate con sentenze definitive, responsabili di gravi delitti in materia patrimoniale, sulla base del codice antimafia del 2011 che prevede per il Procuratore di proporre anche misure di prevenzione patrimoniali nei confronti di chi sia stato condannato per reati di natura non mafiosa.
E’ il provvedimento che è stato eseguito dalla Squadra Mobile e dalla Divisione Anticrimine della Questura iblea nei confronti di Mario La Terra, 59enne ragusano ex funzionario della Motorizzazione di Ragusa, con precedenti per reati di concussione e corruzione.
“Si tratta – ha precisato il Procuratore Capo Carmelo Petralia – di una colletto bianco che per anni avrebbe sfruttato la propria posizione di funzionario pubblico”.
Gli inquirenti hanno proseguito con un sequestro di immobili e beni mobili, dunque contanti, polizze assicurative e titoli di Stato, per oltre un milione e 250 mila euro. Il provvedimento ha riguardato sia immobili intestati al La Terra sia altri intestati fittiziamente a tre persone riconducibili all’ex funzionario della Motorizzazione. Nove in tutto gli immobili, tra appartamenti, locali commerciali, negozi e villette a Caucana.
“Abbiamo ritenuto – ha proseguito il Procuratore Petralia – di individuarlo come soggetto meritevole di attenzione, da cui è scaturita una richiesta di accertamenti patrimoniali eseguita dalla Questura di Ragusa. Nel giro di poco tempo la Procura ha presentato al Presidente del Tribunale la proposta di applicazione urgente di sequestro dei beni immobili e nella fase di esecuzione sono stati individuati altri beni mobili. Dunque abbiamo organizzato un ulteriore supplemento di proposta per il sequestro dei beni mobili depositati. Si tratta di titoli, tra contanti, polizze assicurative e titoli di Stato, per un complessivo di 250 mila euro. In definitiva sono stati sequestrati beni mobili e immobili per oltre un milione e 250 mila euro, che saranno prima o poi confiscati”.
“Dall’attività esperita – ha precisato il Dirigente della Squadra Mobile di Ragusa, Francesco Marino – è risultata una programmazione meticolosa e ben congegnata dei beni mobili. Il focus ha evidenziato la disparità tra quanto una famiglia con fonti di reddito normali può possedere, tra beni mobili e immobili, e quanto, di contro, era nella disponibilità di Mario La Terra, con alcuni beni immobili anche in affitto, che producevano altro reddito. Il sequestro eseguito, in base al codice antimafia del 2011, è il terzo episodio, esente da casi di mafia, registrato in provincia di Ragusa”.
“In una banca – ha spiegato la dirigente della Divisione Anticrimine, dott.ssa Siracusano – é stato individuato anche un conto corrente intestato all’ex funzionario della Motorizzazione con grosse somme investite in polizze assicurative e in titoli di Stato, che è stato subito sottoposto a sequestro”.