Alla Formazione le cose non cambieranno finché non sarà approvata una nuova riforma che rivolti il sistema come un calzino. È l’opinione del vittoriese Carmelo Incardona, che alla Formazione è stato assessore regionale dal maggio 2008 al maggio 2009, prima che Lombardo operasse uno dei suoi innumerevoli rimpasti.
Incardona è stato chiamato in causa più volte in questi giorni, perché la Corte dei Conti ha chiesto che lui, così come gli assessori che lo hanno preceduto e quelli che lo hanno seguito, rimborsino all’erario somme da capogiro.
L’indagine della magistratura contabile riguarda finanziamenti extrabudget che sarebbero stati concessi in maniera troppo discrezionale.
Finanziamenti che sono già costati una condanna della Corte dei Conti all’ex assessore Mario Centorrino e all’ex dirigente generale Gesualdo Campo. Adesso c’è una udienza della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti già convocata per il prossimo 15 maggio. Tra i destinatari degli inviti a dedurre, firmati dal vice Procuratore regionale Gianluca Alboci, ci sono l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo (accusato di un danno erariale di 224 mila euro) e – appunto – gli ex assessori Santi Formica (386 mila euro), Carmelo Incardona (830 mila) e Luigi Gentile (224 mila euro), oltre ai burocrati Patrizia Monterosso(1 milione 270 mila euro), Alessandra Russo (386 mila euro), Antonino Emanuele (265 mila euro).
La notizia è arrivata nel bel mezzo del ciclone attivato dal Presidente della Regione Rosario Crocetta e dal suo giovanissimo assessore alla Formazione Nelli Scilabra, che ha travolto in pieno il Dipartimento dall’operato più discusso e più contestato.
Ma rispetto alle notizie che vengono fuori quotidianamente da quegli uffici, l’indagine della Corte dei Conti è, appunto, cosa diversa. Carmelo Incardona ci tiene a precisarlo e a dire la sua: “Quelle somme sono state erogate in favore degli enti di formazione solo per integrazioni salariari ai dipendenti, quindi per rispettare diritti dei lavoratori”, spiega. E aggiunge: “Io ho autorizzato quei finanziamenti solo dopo una istruttoria esaustiva di tutti gli uffici che hanno certificato che quegli enti ne avevano diritto. Il punto è che nella Pubblica Amministrazione non si deve avere paura di chi, sulla base di un’istruttoria conclusa positivamente, dice di sì, ma piuttosto di chi, sulla base di un’istruttoria positiva, dice di no: in quel caso vuol dire che qualcuno ti verrà a cercare e tenterà magari di proporti qualche soluzione non trasparente”.
Incardona, dal canto suo, ha già reagito: “Ho fatto una lettera al Presidente e al Ragioniere generale della Regione chiedendo che si attivino per avere indietro i soldi dagli Enti. Perché il punto sta nel loro indebito arricchimento: se ci si deve attivare, si deve fare nei loro confronti”.
Incardona fa un commento anche sugli scandali emersi in questi giorni: “Posso dire, nonostante io non sia della sua parte politica, che Crocetta sta facendo del suo meglio. Ma il problema della Formazione, ripeto, si risolverà solo quando si farà una riforma radicale (rispetto a cui io avevo anche presentato un progetto di legge all’Ars) per rendere finalmente aderenti i risultati raggiunti dagli enti con le effettive richieste del mondo del lavoro e delle imprese”.