Si leggono affermazioni di estrema gravità e lesive della reputazione della Geo Ambiente diffuse da taluni organi di stampa e pronunciate da amministratori e dipendenti
del Comune di Pozzallo, durante la conferenza stampa tenutasi nell’aula consiliare nella giornata del 9 febbraio, che non possono non essere oggetto di replica. E’ importante fare un passo indietro: quando la Geo Ambiente nel 2009 si è aggiudicata l’appalto (un vero appalto pubblico, vincendo anche i ricorsi che hanno seguito quell’appalto, non la licitazione privata con cui la Dusty si è aggiudicata il servizio oggi in assenza di concorrenti) si assisteva al medesimo “idillio” che ha contraddistinto la conferenza stampa di ieri tra Comune e Dusty (forse un tantino meno stucchevole), visto che la Geo Ambiente partiva allora in pompa magna, con mezzi nuovi, nuovo entusiasmo, nuovi metodi di raccolta differenziata, un ufficio nel centro di Pozzallo, numero verde, e chi più ne ha più ne metta. La città, finalmente, anche in quel caso, usciva da un periodo di crisi del servizio di igiene ambientale, per come gestito dalla precedente ditta uscente, e la Geo Ambiente rappresentava la svolta. Esattamente come sta accadendo oggi.
Mentirebbe chi affermasse che per i primi due anni in cui la Geo Ambiente è stata a Pozzallo il servizio non funzionasse e la città non fosse pulita. I problemi arrivano nel 2011, quando, a seguito del pignoramento di ingenti somme del Comune di Pozzallo da parte di una ditta creditrice dell’ATO Ragusa Ambiente, l’Ente non ha più potuto pagare regolarmente le fatture della Geo Ambiente e ha iniziato ad accumulare notevoli ritardi. Con soluzioni mediate dalla Prefettura di Ragusa, si è solo riusciti, dall’ottobre del 2011 fino all’agosto del
2012, quando il suddetto pignoramento è stato sospeso, a pagare le somme per i dipendenti, senza che la ditta per quasi un anno potesse incassare nulla per sé, quindi per gli altri fornitori, per sostituire i cassonetti, per migliorare il servizio. Ma anche quando il pignoramento è stato sospeso, il Comune di Pozzallo, che avrebbe dovuto comprendere la situazione di difficoltà che la ditta attraversava, non per propria incapacità, ma a causa dei mancati pagamenti, avrebbe dovuto individuare insieme alla ditta un percorso di risanamento che permettesse al Comune di avere un servizio adeguato e alla Geo Ambiente di potere pagare i propri dipendenti, ma anche di potere effettuare il servizio, provando a farla gradualmente rientrare dell’esposizione.
Invece il Comune, si è limitato a fare dei pagamenti parziali e sempre tardivi sufficienti solo a pagare parte degli stipendi ai lavoratori e, al primo pretesto, ha rescisso il contratto con la Geo Ambiente perché il rapporto sarebbe stato insostenibile, inoltre ha iniziato ad applicare in modo cinico e sadico le penalità per ogni singolo disservizio, pur sapendo che in quella situazione sarebbe stato impossibile (per qualsiasi ditta) effettuare correttamente il servizio.
Invece una ditta nuova (che non vanta alcun credito dal Comune e che ha solo l’interesse di farsi pubblicità) non crea alcun problema: il Comune pagherà le fatture alla Dusty (molto più costose) e anche un margine di ritardo potrà essere facilmente tollerato.
Contemporaneamente il Comune non pagherà più il debito alla Geo Ambiente, ricavandone un (apparente) beneficio a breve termine, tipico della politica di respiro corto dei nostri tempi dove gli effetti collaterali e i costi delle iniziative che facciano “impressione” dell’immediato si lasciano ai posteri.
Premesso, ciò, vanno censurate alcune affermazioni molto gravi, alcune deliranti: la Geo Ambiente avrebbe usato i lavoratori come “merce” attraverso cui fare “lotta politica”. Ora, l’affermazione è talmente “strampalata” che forse non è stata veramente pronunciata, forse è un refuso giornalistico, visto che la Geo Ambiente non si presenta alle elezioni né politiche né amministrative. Chiunque peraltro sa che ad ogni imprenditore conviene essere vicino a tutte le parti politiche! Le somme versate alla Geo Ambiente da parte dell’Amministrazione comunale di Pozzallo non sono affatto cospicue, ma venivano commisurate ad una mensilità per i lavoratori e nulla restava per la ditta che non poteva far fronte agli altri impegni. A proposito di ciò, va rilevato un altro “dettaglio” che tutti, nella foga dello stucchevole idillio di cui sopra, si sono “dimenticati” di menzionare: la fattura mensile che il Comune avrebbe
dovuto pagare alla Geo Ambiente è pari ad € 173.000, mentre quella che pagherà alla Dusty è di € 220.000! Ciò perché, guarda caso, il Comune ha riconosciuto che il costo dell’appalto era insufficiente per espletare il servizio e lo innalzato proprio in sede di affidamento ad altra ditta. Se il servizio lo avesse continuato ad espletare la Geo
Ambiente il Comune lo avrebbe pagato quindi oltre 50.000 euro in meno al mese. Con queste cifre, per giunta pagate regolarmente, è facile per chiunque fare del capitolato un “Vangelo”, la stessa Geo Ambiente avrebbe potuto fare tanto quanto e forse molto di più di quanto la Dusty non ha preannunciato di fare.
Per ciò che concerne i ricorsi, si registra un’ulteriore affermazione farneticante: la Geo Ambiente non ha proposto 7 o 8 ricorsi,avendone vinto solo uno, ma ha proposto un solo
ricorso che non perso; anzi, l’unica pronuncia collegiale che entra nel merito, dà ragione alla Geo Ambiente accogliendo la domanda cautelare.
Quindi il ricorso è solo uno (infatti corrisponde ad un solo numero di R.G., il 2758/12, così tutti possono verificare) e fino ad aggi, anche se il Tar non ha sospeso gli atti, la ragione è stata data alla Geo Ambiente, come da dispositivo dell’ordinanza che accoglie la domanda
cautelare. Quasi sicuramente, nelle camere di consiglio del 13 febbraioal TAR e del 20 febbraio al CGA, i due Tribunali confermeranno la situazione in atto, ma non perché il Comune abbia ragione o per merito di alcuno, ma solo per ragioni di interesse pubblico, perché una volta che si è insediata una nuova ditta, quasi mai i giudici dispongono che
vi sia un avvicendamento.
Tutto si chiarirà invece in sede di merito il 4 dicembre 2013 dove il Comune di Pozzallo potrà essere chiamato a risarcire i danni alla Geo Ambiente, come paventato dallo stesso TAR.
Quindi, a conti fatti, la situazione è la seguente: dal mese di febbraio 2013 il Comune di Pozzallo pagherà il servizio di igiene ambientale alla Dusty 50.000 euro in più, dovrà comunque pagare in futuro quanto ancora deve alla Geo Ambiente, cioè oltre un milione di
euro, con gli interessi che nel frattempo matureranno (mentre se fosse ancora stata la Geo Ambiente affidataria del servizio si sarebbe potuta fare una transazione con notevole ulteriore risparmio per l’Ente) e inoltre l’Ente potrebbe essere condannato a risarcire i danni alla Geo Ambiente, circostanza questa lungi dall’essere remota, come lo stesso TAR ha fatto intendere. A ciò si aggiungano le spese legali finora sborsate dal Comune. Il tutto potrebbe costare a Pozzallo circa un milione di euro in un anno (oltre a ciò che deve pagare alla nuova ditta), questo praticamente solo per fare valere un principio. Se invece il Comune, in attesa della nuova gara definitiva, avesse provato a mettere da parte il principio un pò infantile del volere “vincere per forza”, e avesse dialogato con la ditta e cercato di trovare una soluzione finanziaria di transizione, evitando di vessarla ogni giorno con penalità ovvie, la Geo Ambiente sarebbe riuscita a dare un servizio all’altezza, come ha dimostrato di saper fare in passato e anche oggi, ma con in più un risparmio enorme per le casse comunali. La Geo Ambiente svolge il servizio in molti altri Comuni che sono soddisfatti, esattamente come la Dusty svolge il servizio in altri comuni assolutamente scontenti, vedi Acireale, a dimostrazione che non è l’una migliore dell’altra, ma sono le situazioni che si creano presso ogni comune che determinano la qualità del servizio.
Infine, per ciò che concerne le gravissime illazioni circa presunti “collegamenti con la mafia” (mai evidenziati in nessun atto di indagine), nonché circa presunte intimidazioni nei confronti di dipendenti comunali dagli stessi in qualche modo ricondotte alla ditta scrivente, tali circostanze sono poste al vaglio dei legali della ditta per verificare la sussistenza di responsabilità penali in capo a chi ha formulato tali accuse infamanti e calunniose.
L’Amministrazione della Geo Ambiente