Quando si dice che il territorio reagisce lentamente ai ritardi sull’apertura del Magliocco, forse non si tiene in considerazione un gruppo che da anni porta avanti il problema. È un gruppo nato su Fb che oggi è diventato “comitato” proprio per potere essere presente fisicamente ed interloquire direttamente con gli stati generali e le istituzioni preposte. La maggior parte dei membri del gruppo è composta da giovani che aspettano che la struttura decolli e forse, proprio perché giovani, hanno capito l’importanza ed il peso che avrebbe su tutto il territorio ibleo e non solo. Infatti si dice sempre che il futuro è dei giovani, ma questi giovani sono “presenti” e si fanno sentire. Sono arrabbiati. La politica poco li incanta perché vogliono un territorio che sia al pari di tutto il resto d’Italia. Non solo i soli naturalmente, ma vedere che nella società di oggi ci sono tutti questi ragazzi che hanno voglia di contribuire al bene di una comunità, fa piacere, anzi per certi versi è confortante. La loro è una passione, una missione. Quella di fare da cassa di risonanza alle voci di molte più persone che rivendicano ciò che meritano senza essere considerati “figli di un Dio minore”. Perché secondo loro fino ad oggi, questi siamo stati considerati.