Ampio tavolo tecnico stamani in Prefettura a Ragusa per discutere nel dettaglio sull’emergenza idrica in città. Dal vertice non sono scaturite indicazioni risolutive. Si è appreso, come tra l’altro documentato nei giorni scorsi, che i parametri di inquinamento relativamente al pozzo B sono in miglioramento, ma ancora non si può parlare di scampato pericolo. Dunque si è convenuto di attendere ancora qualche giorno prima di assumere eventuali decisioni relative all’apertura, attualmente fuori discussione. Intanto da oggi pomeriggio, ultimati i lavori, si procederà con l’attivazione dell’acquedotto dell’Asi alla conduttura comunale. In questo modo saranno assicurati una quindici di litri al secondo nelle condutture comunali, che potranno alleviare il fabbisogno idrico in città.
Sul versante giudiziario, di competenza del Procuratore della Repubblica Carmelo Petralia saranno assunte nelle prossime ore delle importanti decisioni, di concerto con la Polizia, i Carabinieri del Nas e la Polizia provinciale, in merito agli interventi di sequestro preventivo esecutivo già condotti nei confronti di tre aziende agricole. Il procuratore Petralia ha chiesto all’Arpa e al Nas di indicargli un protocollo di interventi tecnici in tema di bonifica dei siti, da imporre agli allevatori. “L’obiettivo – ha spiegato il Procuratore Petralia – è di rimettere in condizioni di legalità le aziende e non nuocere le aziende stesse. Tra gli interventi richiesti, per esempio, le operazioni di svuotamento dei serbatoi dai liquami accumulati. Tale protocollo sarà imposto agli allevatori e solo dopo esser adottato in ogni sua componente, si procederà al dissequestro delle aziende stesse”.