Dopo aver ricevuto l’investitura da parte di Nello Dipasquale, di cui è stato vice fino a pochi mesi fa a Palazzo dell’Aquila, Giovanni Cosentini è già in piena campagna elettorale.
È evidente che la sua designazione rientra in una logica di continuità con l’Amministrazione Dipasquale: quali saranno, però, i punti di discontinuità?
La continuità è nelle cose: c’è un programma presentato nel 2011 la cui attuazione si è interrotta per via della fine anticipata della legislatura. Adesso noi riprendiamo quel programma per ultimarlo: ci sono priorità come la rivitalizzazione dei centri storici, a partire da Ragusa Superiore, e il Piano particolareggiato. I punti di novità, invece, saranno quelli che oggi l’agenda politica detta a tutti i livelli: una maggiore economicità nella gestione amministrativa e, nonostante questa, la capacità di ottimizzare i servizi e le risorse umane. Ma Ragusa è sempre stato un Comune virtuoso, sono ottimista.
Qualora dovesse vincere, però, riceverà in eredità un Comune che per mesi ha conosciuto la gestione di un Commissario… come pensa che lo troverà?
Dovrò rendermi conto di cosa è cambiato, ma anche in questo caso sono ottimista. So che abbiamo avuto un Commissario regionale di grande scrupolo e competenza. Ritengo che abbia amministrato correttamente e in modo efficiente, efficace ed economico. Sicuramente bisognerà intervenire nella ristrutturazione dei servizi: per prima cosa bisognerà rimettere mano all’organizzazione delle risorse umane.
È vero che di amministrative si parla ogni giorno, ma gli altri partiti stanno valutando ipotesi sulle alleanze e in ogni caso tendono ad aspettare l’esito delle Politiche. Quella di Territorio non è stata un po’ una fuga in avanti?
Ritengo che la campagna elettorale per le Politiche non abbia influenza sulle problematiche locali. Peraltro a Ragusa ci sono nomi che circolano già da tempo e persino comitati elettorali già aperti. Noi abbiamo fatto un ragionamento di lealtà e chiarezza per la cittadinanza: per quello che Territorio ha rappresentato, per la folta presenza in Consiglio comunale, per la forza della progettualità politica che ha espresso eleggendo un deputato regionale, aveva il diritto/dovere di offrire una propria candidatura. A partire da questa e soprattutto dal progetto politico, si comincerà a raccogliere le adesioni con chi vorrà condividere con noi il percorso sin dal primo turno.
A Ragusa si parla di Primarie sia a destra che a sinistra e tutti sembrano avere voglia di costruire grandi coalizioni. Territorio potrebbe rispondere a questo invito ed eventualmente… guardando da quale parte?
Senz’altro ci si siederà e si valuterà: se ci saranno proposte costruttive per il bene della città, non ci sono preclusioni ad affrontare qualsiasi passaggio. Per il resto penso che per amministrare una città e segnatamente un Comune come Ragusa, gli steccati di destra, sinistra e centro sono asfittici. Noi abbiamo costruito un progetto alternativo a tutti proprio perché non ci ritroviamo in queste definizioni, peraltro ormai vuote sotto il profilo ideologico: alla gente va data l’opportunità di scegliere una classe dirigente in grado – come noi pensiamo – di portare Ragusa al livello di una città europea.