In un momento in cui la politica sembra avere avuto una battuta d’arresto – causa le elezioni politiche che non risparmiano l’energia di alcun partito – padrone indiscusso della scena politica a Comiso, sembra essere Pasquale Puglisi consigliere comunale della lista civica LaTorre. Definito per antonomasia “ il consigliere solitario”, Puglisi esercita il suo ruolo ispettivo quasi 24 ore su 24. Proprio per questo, nelle ultime giornate appena trascorse, il consigliere ha scatenato un putiferio politico parlando di una massa passiva di debiti a carico dell’ente, di circa 48 milioni di euro.
Per capire bene, bisogna fare un passo indietro di otto giorni. Puglisi aveva chiesto tramite un comunicato ufficiale, a che punto fosse arrivato il lavoro della commissione straordinaria di liquidazione, insediatasi al comune di Comiso circa nove fa, facendo notare che i 180 giorni previsti per legge erano scaduti da un pezzo. L’organo straordinario di liquidazione, sentendosi puntare il dito addosso, ha immediatamente preso le distanze da ogni responsabilità, inviando una missiva al presidente del consiglio ed a tutti i consiglieri comunali. Dalla missiva, secondo quanto riassunto dallo stesso Puglisi, si evince che il debito del Comune di Comiso, a tutto il 2010, ammonta complessivamente ad € 47.821.652, 14, che l’Organo Straordinario di Liquidazione, come previsto dall’art. 258 del T.U.E.L., ha ripetutamente proposto all’Amministrazione Comunale l’adozione delle modalità semplificate di accertamento e liquidazione dei debiti, che la giunta, malgrado i solleciti, non ha mai deliberato, come prescritto, se aderire o no alla proposta dell’O.S.L., né fornito risposta in merito.
E passiamo all’entità del debito. Anche qui urge un breve riassunto. Nel 2008 i debiti ammontavano a 7 milioni di euro così come deliberato nel settembre dello stesso anno quando fu approvato il bilancio consuntivo del 2007. Nel 2009 torna la stessa cifra, ma questa volta è la corte dei conti che ne emette determinazione sotto richiesta di parere di regolarità dell’amministrazione. Nel 2010 la giunta comunale approva un bilancio consuntivo non solo in pareggio, ma con un avanzo di circa 17 mila euro. Successivamente invece, il commissario straordinario nominato per l’approvazione del bilancio, trova un disavanzo di 450 mila euro. Il 20 novembre del 2011 la giunta approva lo schema di delibera per il dissesto dell’ente, ed 20 di gennaio 2012 arriva in consiglio per la presa d’atto. Si parlò di circa 25 milioni di euro da mettere nella massa passiva dei debiti. Nel giugno dello stesso anno, l’organo straordinario di liquidazione emanò un avviso con il quale si chiedeva a tutti i creditori dell’ente, di fare istanza di liquidazione delle somme dovute al 31 dicembre 2010. Adesso, pare che la somma saltata fuori, sia pari a circa 48 milioni di euro. I revisori dei conti del comune stanno lavorando per verificare ed accertare tale cifra.