Il sindaco Antonello Buscema si rivolge a Valerio Molinari, titolare del Mono Resort Beach Club di Maganuco, che nei giorni scorsi ha indirizzato una lettera alla stampa spiegando le ragioni per cui ha deciso di interrompere l’investimento.
La riportiamo integralmente:
Gentile dott. Molinari,
non è la prima volta che mi rivolgo a lei con una lettera – privata o pubblica – in risposta ad una sua: forse avrei preferito leggerla meno, scriverle meno e parlarle di più, in questi anni e in modo particolare in questi ultimi mesi.
La storia che oggi ha segnalato alla stampa, raccontando le ragioni per cui ha deciso di interrompere l’esperienza del suo investimento a Maganuco, era stata oggetto di una nostra conversazione già al termine della scorsa estate: come ben ricorderà, avendo saputo per vie indirette dei problemi che le erano stati causati, mi ero preoccupato io stesso di contattarla, di venirla a trovare e di rassicurarla sul fatto che la mia Amministrazione sarebbe sempre stata pronta a sostenere le sue iniziative.
A sostenerle e a difenderle, s’intende, agli occhi dell’opinione pubblica e presso i miei concittadini, fermo restando il fatto che tutte le iniziative – pubbliche o private, dei forestieri e dei locali – devono mantenersi entro i confini della legge: su questo anche io, come lei, non mi pronuncio in attesa che i procedimenti in corso si concludano e diano esiti incontrovertibili.
Ma ricordo bene che le dissi, quella volta, che le diffidenze dei cittadini nei confronti di tutto ciò che rappresenta una novità e le polemiche che si sollevano ogni volta che qualcuno si permette di cambiare qualcosa, anche in positivo, non mi spaventavano e non mi avrebbero impedito di concordare e di condividere con lei un percorso – per il parcheggio, per gli interventi di riqualificazione, per l’organizzazione di eventi – che ci consentisse di portare avanti insieme questo piccolo grande sogno per Maganuco, di cui le do il grande merito di essere stato ideatore coraggioso pioniere.
La stessa diffidenza e le stesse polemiche, del resto, non mi hanno preoccupato in questi anni ogni volta che ho testardamente portato avanti scelte altrettanto importanti riguardo al rapporto del Comune con i privati, che considero non solo indispensabile ma oramai ineludibile nella programmazione e gestione degli interventi sulle città: il Cimitero e lo Stadio Caitina sono i due casi più noti e in entrambe le occasioni tutte le resistenze legate a quelle che lei chiama “ideologie anacronistiche” sono state superate dalla bontà dei fatti e dei risultati.
Restammo d’accordo, quella volta, di incontrarci nel corso dell’inverno per verificare insieme tutte le possibilità e predisporre un programma operativo e io stesso ho avuto modo di rinnovarle quest’invito un paio di volte.
Lo faccio di nuovo, oggi, pubblicamente. Senza nascondere che la sua amarezza e la stanchezza di non essere compreso sono condizioni che conosco e capisco, spezzo però una lancia a difesa dei miei concittadini e – rappresentandoli tutti, nei loro pregi e difetti – le dico che la maggior parte di loro sanno apprezzare l’entusiasmo di un sogno e la fatica dello sforzo che ci vuole a realizzarlo e sanno essere grati per questo. E a fronte delle 3, 10, 100 persone che non le sono state grate, ce ne sono migliaia che hanno guardato con ammirazione alla sua impresa, hanno frequentato il suo locale, si aspettano di poterlo fare ancora: tra queste ci sono anche io, che so bene come per l’Amministrazione pubblica sarebbe stato impossibile pensare per Maganuco quello che lei ha già cominciato a fare.
So di non arrivare troppo tardi, perché queste sono cose che – in privato – ci siamo già detti più di una volta. La invito allora a farlo in pubblico e a ragionare, in modo trasparente e coinvolgendo l’opinione pubblica, su quello che il mio Comune e la sua azienda possono fare insieme: se saranno cose buone per la nostra città, i modicani – glielo assicuro – le capiranno.
Il sindaco
Antonello Buscema