Secondo giorno di istruttoria, oggi, al Comune di Ragusa, per gli uffici dei Servizi sociali che stanno lavorando alla mole di autocertificazioni giunte a seguito della pubblicazione del bando per le persone svantaggiate, i cui termini, appunto, sono scaduti lo scorso 31 gennaio. Da ieri si lavora a pieno regime per venirne a capo, considerato che si tratta di oltre seicento autocertificazioni.
Ricordiamo che la somma stanziata per questo primo bando pubblicato dal Comune di Ragusa, su disposizione del Commissario straordinario Margherita Rizza è di 60 mila euro. Entro febbraio gli uffici sperano di poter terminare la loro attività di inserimento e verifica e poi i faldoni saranno trasmessi al Comando provinciale della Guardia di Finanza, così come stabilito in sede prefettizia. Sarà compito delle fiamme gialle procedere con i loro adempimenti di competenza e di verifica, compiendo controlli incrociati anche attraverso le banche dati in loro possesso. L’obiettivo è riscontrare la veridicità delle autocertificazioni prodotte e dunque la possibilità di accedere al bando comunale.
Espletato questo passaggio, si procederà per la stesura del secondo bando, considerato che nel primo difficilmente potrà rientrare l’intera platea degli aventi diritto.
Per questo secondo bando si dovranno necessariamente attendere i trasferimenti dello Stato che, ogni anno, solitamente giungono nel mese di marzo.
Quest’anno c’è un grosso però. Ricordiamo infatti che il Comune di Ragusa ha sforato il patto di stabilità, e ciò comporterà delle sanzioni. Ecco che, in base all’entità dello sforamento, sarà lo Stato ad inserire le penalità a danno del Comune, che si andranno a concretizzare nella riduzione dei finanziamenti in quota parte proporzionali a quanto si è sforato il Patto. Un procedimento che, a primo acchito, potrebbe apparire tortuoso tra tabellari e calcoli, ma nei fatti è molto semplice. Lo sforamento del Patto di Stabilità comporterà un ridimensionamento delle somme destinate al Comune di Ragusa. L’entità del ridimensionamento ancora è impossibile conoscere. La conseguenza certa è che le condizioni per indire il secondo bando per i contributi da erogare alle persone economicamente svantaggiate non saranno floride.